Visto che l'argomento del fumo ha stuzzicato il mio interesse dirò la mia al riguardo.
Anzitutto, visto che già sono due le persone fumatrici che vorrebbero smettere ma non riescono permettetemi di darvi un consiglio!
Ho fumato per quasi 9 anni di fila senza alcun periodo di pausa. Si è iniziato da qualche sigaretta rubata ai miei genitori fino a 15, 20 sigarette giornaliere. Da quando imparai a girare il tabacco non riuscivo più nemmeno a tenere il conto (ero diventato una macchina ahaha). Chiaramente lo stress dovuto all'università e le varie situazioni di vita quotidiana non aiutavano a diminuirne il numero, non che io volessi farlo: sono sempre stato molto sereno al riguardo e non mi sono mai posto alcuna limitazione del tipo "Oggi ne fumo solo X", anche perché poi seguiva subito il pensiero "Ma non diciamo fesserie, io le sigarette le ho comprate per fumarle, non per conservarle".
Poi l'estate scorsa mi era venuta in mente la brillante idea di smettere, così, senza un perché. Fino al 31 luglio ho fumato la mia solita quantità di sigarette e dal primo agosto non ne tocco nemmeno una. Sono dieci mesi che non fumo e sto una favola. Non ho mai sofferto alcun sintomo di astinenza, non sono mai stato nervoso, non ho dovuto trovare un diretto sostituto alle sigarette, bevo 3-4 caffè tutti i giorni e dopo non ho mai voglia di una sigaretta, non mi infastidisce vedere le persone che mi fumano davanti. E vi dirò di più, a volte sono io stesso a girare le sigarette ai miei amici per divertimento (girare bene le sigarette dà sempre soddisfazione
). Qualche volta addirittura fumiamo (me compreso) un altro tipo di "sigarette" ma, nonostante ciò, non ho mai voglia di una sigaretta normale.
Vi starete quindi chiedendo quale stregoneria questa possa mai essere. La risposta è questo libro:
È facile smettere di fumare se sai come farloÈ una lettura abbastanza leggera e veloce, non saranno più di 180 pagine, inoltre è di piccolo formato e ricordo di averci messo circa 6 ore a finirlo (3 delle quali passate in aereo quindi ero realmente senza nulla da fare
). Una volta terminato il libro finii di fumare la mia ultima sigaretta (fumavo anche mentre leggevo, è il libro stesso a dirtelo!) e dalla mattina dopo in poi sono stato fresco come una rosa. La magia del libro sta proprio nel far capire al fumatore che la sigaretta è un'abitudine come tante altre, che non ne ha bisogno e che non c'è alcun motivo di inseguirla. Il libro smonta qualsiasi castello di carta ci siamo fatti in testa sul perché fumiamo e sul perché crediamo di non riuscire a smettere. Non è un trattato di medicina e non ci starà a spiegare perché a livello fisico la sigaretta uccida, perché tanto il vero problema sta nella testa e nel lavaggio del cervello che le sigarette ci fanno. Inoltre è scritto in maniera molto "sensibile" e non dura, questo perché l'autore è stato anche lui un fumatore dalle 100 sigarette al giorno e sa bene cosa significhi fumare senza riuscire a smettere. Purtroppo, anche se è riuscito a smettere di fumare per 23 anni 100 sigarette al giorno non sono i bruscolini che ci fumiamo noi e quindi i polmoni ne hanno risentito, ma non stiamo a pensare a questo noi che siamo giovani, forti e belli
.
È una lettura che vi consiglio vivamente, sperando che vi possa far smettere e stare meglio!
Con me ha funzionato al 100% e sono perfettamente in grado di affermare che non ricadrò più nel vizio del fumo perché sono totalmente convinto che sia un'abitudine di cui non ho bisogno e che non c'è nulla di guadagnato nel fumare.
Tutto questo quindi, oltre che per consigliarvi un'utile lettura, per dirvi che io sono un ex fumatore anche se non troppo rompi balle. Non posso esserlo, dopotutto quando fumavo non mi facevo alcun problema a fumare in camera mia con la finestra chiusa e ad andare a dormire, la puzza del fumo perciò non mi infastidisce più di tanto ma chiaramente se mi fumano in faccia un po' mi dispiace. Nonostante ciò, permettetemi di sollevare uno spunto di discussione e di fare l'unpopular prendendo le parti dei fumatori in questo frangente: (vi invito quindi a prendere parte alla discussione perché è comunque un argomento che tocca o ha toccato chiunque almeno una volta
)
CITAZIONE (Stratovella @ 29/5/2018, 17:51)
Una delle tante cose che adoro del Giappone sono le zone fumatori in mezzo alla città: praticamente sono delle piccole aree all’aperto, circondate da alcune pareti, dove la gente può andarsi a intossicare quanto vuole senza mettere a rischio la salute altrui. Se in Giappone fumi per strada ti becchi una bella multa. Perché non possiamo essere così anche in Occidente?
Per due motivi, primo perché non si può violare la libertà delle persone e secondo perché, se proprio si deve farlo, la si deve violare coscienziosamente. Mi spiego meglio.
Fumare è legale, come è legale acquistare e vendere il tabacco. Alla luce di ciò non si può quindi impedire alla gente di consumare il tabacco dove e come vuole. In virtù di questo una volta si poteva fumare nei ristoranti, nei cinema, addirittura sugli aerei. Adesso non si può più perché è stato applicato ciò che ho scritto prima, ovvero che la libertà della gente (nello specifico la libertà di fumare che la legge permette) viene violata con diligenza. Fumare in un locale chiuso può fare molto più male del fumare all'aperto, il fumo circola e ricircola, inoltre nei locali chiusi non è possibile sottrarsi al fumo e quindi persone con problemi di salute subiscono molti danni senza potersi opporre (vedi persone con l'asma o donne in gravidanza).
All'aperto invece tutto questo non succede e l'incidenza del fumo passivo è molto minore rispetto ad un locale chiuso. Ovviamente il fumo fa male in qualsiasi circostanza ma non c'è comunque una ragione valida per vietare solo il fumo. Non si può usare la scusa della salute: le grandi città sono piene di smog e anche chi non fuma si becca tutti quei veleni nei polmoni. Possiamo vietare le macchine? Ovviamente no. Non si può nemmeno parlare di puzza di fumo: a me le persone che puzzano e non si lavano danno più fastidio dei fumatori, e quindi? Possiamo obbligare la gente a lavarsi? Chiaramente no. Tutti quei venditori ambulanti che vendono castagne, carciofi, carne, panocchie e qualsiasi altra cosa si cucini arrosto, tutti loro appestano l'aria con il loro fumo esattamente come i fumatori. Possiamo vietar loro di cucinare? No, e personalmente a me il panino con la carne arrosto piace anche molto
. Ecco perché dico che non c'è una ragione valida per vietare SOLO il fumo: se si vietasse il fumo all'aperto si dovrebbero vietare molte altre cose.
Creare delle zone fumatori all'aperto è per me sia controproducente che ridicolo. Controproducente perché non è ostracizzando il fumo che combatti le sigarette. Confinando i fumatori in appositi luoghi si limita coattamente il loro bisogno di fumare. Io personalmente se fossi ancora un fumatore non andrei a fumare lì, sarebbe fastidioso oltre che scomodo. Però devo fumare, quindi che faccio? Fumo di nascosto in ufficio? O nei bagni pubblici? Oppure fumo come un dannato appena torno a casa? Anzi, a casa fumerò ancora più accanitamente proprio perché per tutto il giorno mi è stato vietato di farlo, sia al chiuso che all'aperto (negli spazi pubblici che sono pubblici, non soltanto dei non fumatori) e questa campagna antifumo non mi ha aiutato affatto.
Se puoi fumare all'aperto senza problemi non avrai mai il bisogno di fumare ad esempio nei bagni della scuola, perché sai bene che potrai fumare tranquillamente fuori. Non sarai costretto a fumare nel tuo ufficio o nel tuo studio o a casa (che sono spazi chiusi e quindi più dannosi e potenzialmente frequentati da altre persone) perché puoi "sfogare" il tuo bisogno di sigarette fuori.
Infine è ridicolo perché questa manovra viene fatta per perseguire il nobile scopo di non invogliare la gente al fumo, lasciando tuttavia legale la vendita ed il consumo di quest'ultimo. Io sono il primo a schierarmi a favore di qualsiasi campagna antifumo ma sappiamo tutti quanti che se si vuole realmente combattere il fumo le mosse da fare sono altre, non di certo limitando forzatamente perché sì la possibilità di fumare alle persone. Ma questo è un altro discorso.
Quindi sì, massima libertà nell'esercitare il proprio diritto di fumare ma con le giuste limitazioni. Tipo non poter fumare a scuola (piena di minorenni) o vicino alle donne in gravidanza (che sarebbe tra l'altro illegale). Ovviamente un minimo di buon senso non guasta mai, non è vietato fumare all'aperto in mezzo ad una folla ma non ci vuole molto a capire che non sarebbe carino farlo. Ma alla gente il buon senso non glielo insegna nessuno