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Berserk - il manga di Kentaro Miura, Anche noto come il manga che verrà sicuramente concluso postumo

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view post Posted on 11/10/2017, 17:04     +2   +1   -1

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CITAZIONE (Sakanade @ 11/10/2017, 00:42) 
Visto che la maggior parte di noi è in pari e non rischia spoiler proporrei agli utenti che stanno leggendo i precedenti archi di iniziare a raccontarci le loro opinioni (Donna mi riferisco propri a te, SALLO)

:flower: E' mia intenzione cuore, tempo un paio di giorni arrivo un poco più avanti con golden age e commento :D
 
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view post Posted on 12/10/2017, 17:15     +2   +1   -1
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CITAZIONE (DonnaGnao @ 11/10/2017, 18:04) 
CITAZIONE (Sakanade @ 11/10/2017, 00:42) 
Visto che la maggior parte di noi è in pari e non rischia spoiler proporrei agli utenti che stanno leggendo i precedenti archi di iniziare a raccontarci le loro opinioni (Donna mi riferisco propri a te, SALLO)

:flower: E' mia intenzione cuore, tempo un paio di giorni arrivo un poco più avanti con golden age e commento :D

Non c'è fretta, le cose belle si fanno sempre attendere :flower:
 
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view post Posted on 12/10/2017, 22:13     +4   +1   -1
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Mi auto-invito in questo topic, anch'io ho iniziato Berserk da poco (beh ce l'avevo lì lì in lista da anni, poi voi avete aperto questa discussione e mi son deciso :asd:). Beata Donna che se lo sta facendo durare assai, io lo sto divorando!!

Non so quali siano gli archi narrativi, se vi è una netta divisione fra essi o meno. Per il momento sono arrivato alla conquista di Dordrey, magari quando finisce sta saga incomincio a commentare poco per poco l'intera opera (e io so già che entro stanotte l'avrò finita :asd:... no, sul serio, devo regolarmi :fg:)

Intanto procedo con qualche considerazione generale. A livello grafico è ineccepibile, i disegni sono dannatamente dettagliati e mi piacciono un casino, specialmente quelle doppie tavole in cui è possibile ammirare tutta l'arte di Miura. L'unica cosa che non mi piace è che a volte i visi sembrano tutti uguali, indipendentemente dall'espressione che un personaggio abbia. Oh beh, è una piccolezza se poi posso apprezzare disegni ricchi di particolari, e che particolari. Meno male che vi è la dicitura "consigliato per un pubblico adulto", perché l'autore di certo non si risparmia in interiora e teste che assumono forme ammaccate dovute ad urti!
A proposito di contenuti per adulti, non mi spiace affatto come l'autore disegna e sfrutta la nudità. Si vede che non è un espediente atto a rendere più appetibile il prodotto, che di sicuro non ne ha bisogno, non è mai gratuita e non è rappresentata col solo scopo di far emozionare il lettore (almeno per ora). Un certo personaggio è disegnato nudo in una maniera che oserei definire "dolce". Ma passiamo ad altro.

Una cosa che invece non sopporto, sempre a livello grafico, è come a volte Miura imposta le tavole ed i relativi balloon: spesso capita che vi sia un disegno molto grande affiancato da altri più piccoli, contenenti balloon, ed il senso di lettura è completamente innaturale a causa della disposizione dei disegni. E questo avviene anche in tavole dai disegni di dimensioni standard in cui magari ve n'è uno più grande che viene posizionato in maniera tale che poi l'ordine naturale di lettura dei balloon venga stravolto. Il senso naturale di lettura sarebbe procedere da destra a sinistra e, parallelamente, da sopra a sotto (destra e sinistra invertite ovviamente in base alla lettura). Invece nelle tavole sopracitate si hanno casi di lettura destra-sinistra fino ad un certo punto, poi di nuovo sotto da destra a sinistra ed infine si risale in cima e si legge dall'alto al basso. Purtroppo è più facile mostrarvi un esempio che descrivervelo ma al momento non ne ho uno da postarvi, la prossima volta che mi capita se mi ricordo ve lo posto. Ad ogni modo è una piccolezza che magari non dà fastidio a tutti i lettori, ma se ne ho parlato così tanto è perché davvero capita molto spesso.

Per il momento concludo dicendo che apprezzo molto la verosimiglianza dei personaggi e che l'intreccio delle loro vicende è quantomeno credibile. L'abilità di Miura nel raccontare la storia per il momento si dimostra superba. Vedrò di approfondire più avanti.

Permettetemi di chiudere con un piccolo sfogo. A me piace molto leggere manga, non ne ho letti tantissimi in vita mia (secondo me non saranno nemmeno 10 quelli che ho letto e seguito assiduamente finora) ma tutti quelli che ho letto finora li ho sempre acquistati. Non sono mosso da nobili ragione samaritane, per carità se acquistando i prodotti aiuto l'industria dei manga qui in Italia allora ben venga, ma io acquisto i fumetti perché mi piace collezionarli, mi piace leggere in cartaceo piuttosto che in digitale, adoro vederli tutti ordinati nella libreria e mi piace un sacco vedere una serie completa lì in bella mostra che magari fra un paio di anni la rileggo. E questo con Berserk non posso farlo! Perché? Perché di millemila edizioni che hanno prodotto, non ve n'è una che sia giusta come l'originale. Edizione normale, edizione maximum, black, iper mega platinum e pure plutonium perché boh, ognuna di esse ha un qualcosa che non va. La cosa più assurda sono le tavole ritardate, perché evidentemente i ragazzi di 20 anni fa erano limitati cerebralmente e non riuscivano a leggere da destra a sinistra, fortuna che noi ci siamo evoluti. Oppure il formato, che non è mai uguale all'originale, sia in dimensioni che in numero di pagine. Insomma, vorrei acquistarlo ma non posso quindi al diavolo, la panini non avrà mai i miei soldi <_<

Piuttosto chiedo a voi, qualcuno sa dirmi di più sulle serie animate? Come mai Sakanade affermi che nessuno vuole parlarne? Sono così brutte? :asd:
 
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view post Posted on 13/10/2017, 10:12     +3   +1   -1
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Guarnigione

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CITAZIONE
qualcuno sa dirmi di più sulle serie animate?

Posso dire solo che: La serie animata è fatta benissimo! Musica, disegni e atmosfere davvero ben fatti <3

A parte il finale.

*seguo*

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view post Posted on 13/10/2017, 22:31     +4   +1   -1
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@wrager:
Hai notato un particolare interessante sull'impaginazione. Effettivamente c'è questa tendenza a non avere un chiarissimo ordine di lettura, specialmente nelle scene a doppia pagina con molti pensieri e panoramica sullo sfondo. I dialoghi fra pg generalmente sono chiari, ma i pensieri e gli intrallazzi pseudofilosofici creano qualche problema. Non ricordavo neppure di aver fatto fatica a leggere, ma il tuo post mi ha fatto istantaneamente evocare la sensazione di disagio. Vorrei dire che andando avanti migliora, ma onestamente non ne sono sicurissima. Ho divorato il manga anche io quando ho avuto un po' di tempo in più e la lettura rapida si lascia dietro parecchi dettagli. Dettagli che in questa opera vanno necessariamente approfonditi. Spero che la discussione ci aiuti anche in questo.

Per quanto riguarda le serie animate devo fare una doverosa precisazione: la serie del 98 è veramente fatta bene, segue abbastanza correttamente il manga anche se manca buona parte del primo arco narrativo, il cavaliere nero. Alcuni altri episodi quà e là sono stati modificati di sana pianta, ma l opera non ne risente. Insomma, appezzo la prima serie anime e dopo la lettura del manga te la consiglio. Anzi ti consiglio di vederla immediatamente dopo un certo evento fondamentale, quando ci arriverai capirai.

Le dolenti note sono le nuove serie del 2016... Dovrebbero avere il pregio di rispettare pedissequamente il manga, ma riescono a fallire anche in quello. Grafica pessima, disegno misto a cgi più brutta che in un videogame per ps1. Movimenti poco fluidi, character design orripilante, musiche banali ed effetti sonori ridicoli. Potrei Taggarti centinaia di meme da far morire dal ridere, ma non posso causa spoiler.
I tre film hanno un'animazione leggermente migliore delle nuove serie anime, ma lo stampo scadente è sempre quello. Belle musiche, poco altro. La storia ricoperta è la stessa dell'anime del 98,quindi consiglio sempre di vedere quella.

Tl:dr
Serie 98 ok, molto bella
Nuove serie fanno cagare
3 film... Meh... Se proprio hai tempo e sei in fissa dagli uno sguardo.
 
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view post Posted on 14/10/2017, 10:45     +5   +1   -1
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Recluta

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Saka, condivido pienamente sulle considerazioni inerenti le serie anime... Io ho visto quella del 98 e mi è piaciuta la sua realizzazione, ma mi mancano i film che, forse, recupererò.
Per quel che riguarda la nuova serie, io sono rimasta così :omg:
Ho visto si e no tre episodi ed ho deciso da lasciar perdere immediatamente dati i disegni, la musica e i movimenti ( non mi era mai successo a dir la verità). Per carità, di solito è da premiare il tocco di originalità e di creatività, ma dal principio mi è parso tutto fin troppo snaturato e così ho voluto evitare di prendere collere :asd:
Wrager, il discorso su i baloon è una giusta osservazione, solo che io ci sto arrivando adesso.
Avendolo letteralmente divorato e cercando di inglobare quante più cose possibili, è una cosa che è passata sempre in secondo piano, ma ricordo che ci sono stati certi discorsi che ho dovuto rileggere proprio per questo motivo.
E niente, con il senno di poi un po' mi pento di queste letture veloci perché come dice giustamente Saka, si perdono molti dettagli. La voracità non rende possibile attenzionare e metabolizzare determinate cose, questo è sempre stato un mio brutto vizio :crie:
D'altra parte grazie a Miura adesso il tempo non mi (ci) manca, pertanto mi darò da fare fino l'uscita del capitolo per trovare quei dettagli insieme a voi :flower:
 
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view post Posted on 19/10/2017, 01:13     +5   +1   -1

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Eccomi qua con un primo commento. Sono arrivata all'inizio della fine a metà di Golden Age, quando Griffith decide che il conte deve essere gentilmente tolto di mezzo, e chi meglio di Guts per farlo.

Le cose da dire sono già tante, spero che non ne esca fuori una filippica incommentabile :asd: Ovviamente tutto ciò che dirò vale a meno di confutazioni future a cui ancora non sono arrivata.

Inizio accodandomi ai vostri primi commenti.

Innanzitutto piccola nota sul problema dei balloon che avete sollevato: non so perché, ma io non me ne sono accorta, e continuo a non accorgermene :fg: Credo di avere qualche problema



CITAZIONE (wrager @ 12/10/2017, 23:13) 
di millemila edizioni che hanno prodotto, non ve n'è una che sia giusta come l'originale. Edizione normale, edizione maximum, black, iper mega platinum e pure plutonium perché boh, ognuna di esse ha un qualcosa che non va. La cosa più assurda sono le tavole ritardate, perché evidentemente i ragazzi di 20 anni fa erano limitati cerebralmente e non riuscivano a leggere da destra a sinistra, fortuna che noi ci siamo evoluti. Oppure il formato, che non è mai uguale all'originale, sia in dimensioni che in numero di pagine. Insomma, vorrei acquistarlo ma non posso quindi al diavolo, la panini non avrà mai i miei soldi <_<

Questo è lutto per me :shock: In questo momento sono impossibilitata ad acquistare materiale cartaceo, siccome la mia stanza è totalmente satura (causa anni di accumulo di libri, dvd, e collezionismo compulsivo), ma non appena avrò una casa mia (che sarà adibita quasi esclusivamente alla raccolta di queste collezioni :asd:) riprenderò ad acquistare, e vorrei un'edizione cartacea anche di Berserk :crie:


Mi unisco a voi nei complimenti allo stile di disegno di Miura, l’estrema cura dei dettagli e le tavole panoramiche molto suggestive.

CITAZIONE (wrager @ 12/10/2017, 23:13) 
A proposito di contenuti per adulti, non mi spiace affatto come l'autore disegna e sfrutta la nudità. Si vede che non è un espediente atto a rendere più appetibile il prodotto, che di sicuro non ne ha bisogno, non è mai gratuita e non è rappresentata col solo scopo di far emozionare il lettore (almeno per ora). Un certo personaggio è disegnato nudo in una maniera che oserei definire "dolce".

Concordo. Fin dove ho letto io (è stata mostrata ancora poco, comunque), la nudità è usata quando deve veicolare qualche significato, ad esempio un'interazione intima non tanto (o per niente) dal punto di vista fisico, quanto psicologico (ad esempio la scena in cui Griffith, mentre si sta lavando, manda a chiamare Guts per spiegargli i suoi scopi e il ruolo nella compagnia dei falchi). Tuttavia sono curiosa su cosa tu intenda per "dolce" :D


La prima cosa che salta all'occhio è l’estrema bravura di Miura nel trasmettere un forte senso di inquietudine, oscuro e disturbante, grazie a uno stile crudo e cupo molto efficace e una costante violenza (sia fisica che psicologica) estrema, che non risparmia assolutamente nessuno.
Notevole anche il lavoro di Miura nel richiamare fedelmente leggende e figure del folklore e della mitologia centro-europea (e successivamente anche eventi storici), rendendo l’ambientazione chiara e contestualizzata, e conferendo all'opera quel fascino di chi trae le proprie origini da secoli di storia.

Dopodiché il lettore si ritrova subito a fare i conti con la caratterizzazione del protagonista. Se nelle prime pagine può apparire come il classico guerriero che non si fa scrupoli nel realizzare la propria vendetta, basta leggere poche altre pagine per rendersi conto che Guts è un personaggio complesso e pieno di sfaccettature: non è solo un predatore, è anche una preda… preda sia di spiriti infernali che non gli danno mai tregua, sia dei propri rimorsi, perché alla fine di scrupoli ne ha, e mica pochi. Questa condizione lo porta a nascondere le proprie paure dietro una maschera fatta di odio profondo e furia devastante, la furia del Berserk.

Dopo aver fatto la conoscenza con il Guts adulto, con tutto il peso che questa conoscenza porta, essendo una lettura (e una scrittura) emotivamente non facile, ho apprezzato ancora di più il modo in cui Miura ne ha presentato l'infanzia. Un bambino che, nonostante sia cresciuto fin dall'inizio in un contesto terribile e abbia imparato subito a convivere con sensi di colpa, lutti, rifiuti, l’esser bollato come sventura per gli altri, è riuscito comunque a conservare una parte di innocenza e fiducia per un tempo incredibilmente lungo, più di quanto mi aspettassi. È stato molto dolce vederlo affezionarsi e mostrare riconoscenza a Gambino, laddove spesso in letteratura si legge di ragazzini che non desiderano altro che evadere da situazioni come queste.

Questa distanza tra presente e passato è rimarcata anche da un'altra osservazione. All'inizio il lettore è portato a pensare che il tratto distintivo di Guts sia la straordinaria forza ed energia (sia fisica che mentale); lo stesso Guts sente costantemente il bisogno di ripetere (agli altri e a sé stesso) che la forza è il peso con cui misurare il valore della vita di un uomo (benché, qua e là, non manchino episodi in cui mostra pietà per i più deboli e indifesi). Quando, appena prima di golden age, si inizia a scoprire che Guts è sopravvissuto ad un sacrificio, la cosa non stupisce affatto, e la si associa a questo discorso. Poi, leggendo il suo passato, si scopre che in realtà il suo tratto distintivo non è esattamente la forza, quanto l’indole combattiva: Guts è innanzitutto un individuo che non vuole morire. Consciamente, e ancor prima inconsciamente: non muore appena venuto al mondo, non muore dopo esser fuggito dalla sua prima "famiglia" di mercenari, gravemente ferito e solo nel deserto. La scena contro i lupi è significativa: razionalmente credeva di essersi arreso, ma il corpo reagisce difendendosi per istinto.

Questo puro spirito di sopravvivenza, inoltre, è il primo di una serie di pulsioni e passioni che rendono Guts un personaggio molto "naive", vicino alla più istintiva e selvaggia natura umana. Ad esempio, nel seguito, il dolore provocato dagli eventi fino al ripudio di Gambino lo porta ad agire come un animale incattivito, sempre sulla difensiva, "nessuno deve toccarmi".

In effetti uno dei punti forti di Miura è proprio il saper creare questo tipo di personaggi. Gambino è un altro semplice esempio: non gli interessa della sorte del neonato, ma lo lascia tenere alla sua donna come conforto; si mostra autoritario e beffardo nei confronti del ragazzo, ma quando vede delle potenzialità in lui decide che tutto sommato vale la pena insegnargli qualcosa; se non che, quando si presenta l'occasione di guadagnarci qualche moneta, non si tira indietro nel venderlo per una notte; soffre per la perdita della sua donna, ma non sarà una motivazione sufficiente per prendere Guts come capro espiatorio; una motivazione sufficiente sarà invece quella di aver perso una gamba, il titolo di mercenario e il rispetto del gruppo.
L'enfasi per questo tipo di caratterizzazione, poi, si sposa perfettamente con lo stile di narrazione e di disegno di Miura.

Tornando al discorso del sopravvivere, dopo il triste epilogo con Gambino, ironicamente Guts inizia a desiderare (no, no, crede di desiderare) di morire, e prende a tentar la sorte ingaggiando combattimenti rischiosi. Ho apprezzato molto la resa dei suoi sogni: non solo riescono a trasmettere quel senso onirico delirante e angosciante proprio degli incubi, ma sono anche molto psicologici e ricchi di simbolismi.

Qui interviene Griffith (che nella versione italiana è Grifis... Potrà anche assomigliare alla pronuncia giapponese, ma… brutto Grifis). Anche questo personaggio riserva grandi sorprese nel passaggio dalla presentazione iniziale al flashback di golden age. Alcuni tratti caratteriali lo allontanano dai cliché, conferendogli una caratterizzazione abbastanza originale: è un personaggio brillante, astuto e carismatico, ma al tempo stesso ha un lato "bambinesco" altrettanto coinvolgente e affascinante; è estremamente ambizioso, ma non nella classica versione "fama e ricchezza", bensì in una visione più ampia (e anche deterministica, il tema della predestinazione è molto ricorrente in tutto il manga) in cui ciò che desidera è superare i suoi limiti ("creare il suo regno", in quest'ottica, ha poco a che vedere con il potere temporale e materiale, riferendosi più a un potere "spirituale", per così dire). Miura contrappone le personalità di Guts e Griffith attraverso una lunga serie di dialoghi, dove il sogno inamovibile di Griffith si scontra con i dubbi e le paure di Guts, incapace di credere in qualcosa. Al tempo stesso, l'amicizia tra i due è il motore di questo arco narrativo e di tutti gli eventi che ne conseguono.

L'altro bellissimo personaggio con cui Guts instaura un rapporto che, per quanto non sia originale, è molto umano e naturale, è Caska. Questo personaggio mi ha positivamente colpito per la sua "dignità": non solo è una figura femminile forte e fiera, ma anche aggressiva senza risultare fastidiosa, orgogliosa ma non capricciosa, molto corretta... Tutte qualità non troppo frequenti nei personaggi femminili. L'ho apprezzato molto.

Con la compagnia dei falchi, Guts compie un’evoluzione enorme ma molto credibile: torna la voglia di vivere, che lo spinge consciamente a non rischiare la vita per nulla, ma solo per difendere i compagni ai quali si affeziona; inoltre, benché persistano in lui incrollabili dubbi, per la prima volta individua uno scopo per cui combattere ("non so se è questa la risposta che cercavo, ma ora combatto per Griffith").

Da un punto di vista narrativo, quindi, Berserk diventa ora un'opera corale.
Stilisticamente, inoltre, si allontana dalle atmosfere dark fantasy per avvicinarsi a una ricostruzione storica, (creando un perfetto equilibrio fra storia e mito): la vita di corte fatta di intrighi e sotterfugi, il saggio re, l'invidioso conte, la timida principessa, i viscidi ministri di corte. Un valore aggiunto che non mi aspettavo.


Per ora mi fermo, e riprendo la lettura. E recupererò la serie del '98, che ho sempre voluto vedere.
La parola a voi :D
 
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view post Posted on 20/10/2017, 01:15     +1   -1
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Guarnigione

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Ps: Ho capito che ci sono diverse versioni del manga, ma non ho capito quale sia la migliore da leggere online, hai un link da consigliare?
Pps: rivedendo le prime 5 puntate della serie (d'ora in poi quando dico serie intendo quella del '98), aspetta... già dalla prima non si capisce nulla! Lui ha la coda?! Cmq la lezione fin qui appresa è: meglio evitare un amico troppo ambizioso.
Cerco un link per leggere il manga se non si fosse capito.
Grazie 🤗

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view post Posted on 20/10/2017, 16:16     +2   +1   -1

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@Gamber

Per quanto riguarda le edizioni italiane, dal '96 ad oggi ne sono uscite quattro:
- la prima, con verso di lettura occidentale, ogni volume pari alla metà di un volume giapponese;
- la Collection, con alcune revisioni nelle traduzioni, lettura sempre occidentale, volumi corrispondenti ai volumi giappo;
- la Maximum, impaginazione più grande (e molti fan si lamentano di questo formato per la poca cura), verso di lettura orientale come l'originale, ogni volume è pari a un volume e mezzo di quelli giapponesi;
- Edizione nera, che è una ristampa della Collection, con qualche altra revisione nella traduzione (se ho capito bene).

Come scan online, qualunque sito riporta le scan dell'edizione nera, quindi non hai scelta. Il primo che trovi su Google andrà più che bene e ti fanno fare anche il download. Io li sto prendendo da World Archive :)

Delle versioni inglesi non ti so dire, in questo periodo non ho voglia di leggere in inglese quindi mi sono accontentata dell'italiano.
 
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view post Posted on 20/10/2017, 16:25     +1   +1   -1
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Esatto, come Donna ha evidenziato non vi è una versione che sia uguale all'originale. Dico io, perché?? La prima versione è una bozza, la seconda versione dovrebbe essere quella definitiva! E poi non sanno scegliere fra lettura occidentale od orientale, fanno prima una e poi l'altra... Boh, sono confusissimi. Comunque nel mio primo post, quando parlavo di ciò, mi sono accorto che ho scritto "tavole ritardate" :asd: in realtà intendevo ribaltate :asd:

Comunque Donna vorrei rispondere al tuo post ma non ho ben capito dove sei arrivata. Con Golden Age intendi i capitoli che si chiamano "L'età dell'oro" o intendi tutto il flashback? Se ho ben capito dovresti essere al volume 6-7? Te lo chiedo così mi regolo in modo da non farti spoiler alcuno :)
 
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view post Posted on 20/10/2017, 16:43     +1   +1   -1
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Mangaeden. Io lo lessi lì
 
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view post Posted on 20/10/2017, 16:44     +1   +1   -1

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CITAZIONE (wrager @ 20/10/2017, 17:25) 
Comunque nel mio primo post, quando parlavo di ciò, mi sono accorto che ho scritto "tavole ritardate" :asd: in realtà intendevo ribaltate :asd:

Loooooool io pensavo fosse voluto :asd:

Wrager, ho appena iniziato il vol 7 ^_^ (Ma comunque più o meno so cosa succede nell'immediato futuro quindi vai tranquillo :D)
Sui "titoli" delle "parti" del manga non sono molto precisa è vero... Più o meno viene fatta una divisione del manga fino al punto attuale in 4 parti: quella iniziale, Golden Age, Eclissi, e la successiva che non ricordo come la chiamano; ormai negli anni passati vicino a fan di berserk mi sono abituata a questa nomenclatura, non corrispondono esattamente ai titoli dei capitoli.
 
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view post Posted on 20/10/2017, 18:54     +3   +1   -1
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Wow Donna, ora capisco come mai Sakanade aspettava il tuo commento! Hai messo in luce un sacco di punti che ad una prima lettura mi erano sfuggiti, o che magari avevo notato ma non avrei saputo esprimere, come ad esempio la coralità che l'opera assume da un certo punto in poi. Visto che sai dell'eclisse immagino tu sappia a grandi linee cosa succeda, ad ogni modo vedrò di essere generico e cercherò di fare meno spoiler possibili.
CITAZIONE (DonnaGnao @ 19/10/2017, 02:13) 
CITAZIONE (wrager @ 12/10/2017, 23:13) 
A proposito di contenuti per adulti, non mi spiace affatto come l'autore disegna e sfrutta la nudità. Si vede che non è un espediente atto a rendere più appetibile il prodotto, che di sicuro non ne ha bisogno, non è mai gratuita e non è rappresentata col solo scopo di far emozionare il lettore (almeno per ora). Un certo personaggio è disegnato nudo in una maniera che oserei definire "dolce".

Concordo. Fin dove ho letto io (è stata mostrata ancora poco, comunque), la nudità è usata quando deve veicolare qualche significato, ad esempio un'interazione intima non tanto (o per niente) dal punto di vista fisico, quanto psicologico (ad esempio la scena in cui Griffith, mentre si sta lavando, manda a chiamare Guts per spiegargli i suoi scopi e il ruolo nella compagnia dei falchi). Tuttavia sono curiosa su cosa tu intenda per "dolce" :D

Il personaggio a cui mi riferivo era Caska quando viene salvata da Gatsu che per scaldarla è costretto a denudarla per poi abbracciarla. La dolcezza alla quale mi riferivo nasce dal fatto che Caska è rappresentata nuda in maniera spontanea, naturale, quasi che uno si scorda che sia nuda. Tutta quella naturalezza è poi enfatizzata dalla verosimiglianza della storia attorno, ovvero che a causa dei dolori mestruali Caska non era in perfetta forma per la battaglia. E poi è semplicemente dolce la scena in cui Gatsu lo scopre ("Oddio, è ferita! ...Ah... è per questo che allora stava male <_<" cucciolo di Gatsu ingenuo e puro, nonostante è da quando ha memoria che dilania interiora umane :asd:)

CITAZIONE (DonnaGnao @ 19/10/2017, 02:13) 
La prima cosa che salta all'occhio è l’estrema bravura di Miura nel trasmettere un forte senso di inquietudine, oscuro e disturbante, grazie a uno stile crudo e cupo molto efficace e una costante violenza (sia fisica che psicologica) estrema, che non risparmia assolutamente nessuno.

Concordo in pieno! Io ero convinto che un'opera come SnK fosse drammatica, in realtà esiste ben di peggio. Senza citarti l'evento in questione (che non hai ancora letto), c'è stato un punto della lettura talmente triste e denso di drammaticità che, per la prima volta, mi sono ritrovato a voler scorrere velocemente le pagine perché mi alteravo troppo: l'autore è riuscito a farmi provare ciò che i personaggi provavano, la rabbia, il terrore e la pietà per loro. Ovviamente si possono citare vari altri esempi, come lo stupro di Gatsu ad opera di quel tizio al quale Gambino ha venduto il piccolo, oppure ancora all'inizio quando il conte confessò di aver venduto ai 5 della mano di Dio la moglie, per non parlare dei traumi psicologici che hanno segnato l'infanzia di Gatsu, che tu hai descritto perfettamente.

A proposito di ciò, se devo esser sincero non ho apprezzato la scelta dell'autore di iniziare la narrazione ad un punto random della storia di Gatsu per poi spezzarla con un flashbackone lunghissimo. A che pro fare ciò? Tutto il flashback l'ho vissuto con la consapevolezza di sapere come si sarebbero evolute le cose, quale sarebbe stato il risultato finale e di come "tutto è inutile perché tanto so già come finirà". Certo, lungi da me voler criticare l'abilità di scrittore di Miura, se non vi fosse stato l'inizio con Gatsu già adulto non mi sarei posto domande come "Quando è stato mutilato? Oppure, come ha fatto Grifis a diventare uno dei 5 della mano di Dio? Miura quando diavolo mi fai rivedere quell'amore chiamato Pak??", quindi il flashback ha sicuramente una sua utilità, come il rispondere alle domande che il lettore si pone, od a riservare soprese come l'evoluzione insolita dei personaggi, come quella di Grifis da te descritta. Forse il vero problema che ho riscontrato è stato che si è rivelato estremamente lungo, ma la sua lunghezza era necessaria per spiegare bene (ed in maniera perfettamente riuscita) come si sono evoluti gli eventi che hanno portato Gatsu a nutrire sentimenti di vendetta nei confronti di Grifis.

CITAZIONE (DonnaGnao @ 19/10/2017, 02:13) 
Qui interviene Griffith (che nella versione italiana è Grifis... Potrà anche assomigliare alla pronuncia giapponese, ma… brutto Grifis). Anche questo personaggio riserva grandi sorprese nel passaggio dalla presentazione iniziale al flashback di golden age. Alcuni tratti caratteriali lo allontanano dai cliché, conferendogli una caratterizzazione abbastanza originale: è un personaggio brillante, astuto e carismatico, ma al tempo stesso ha un lato "bambinesco" altrettanto coinvolgente e affascinante; è estremamente ambizioso, ma non nella classica versione "fama e ricchezza", bensì in una visione più ampia (e anche deterministica, il tema della predestinazione è molto ricorrente in tutto il manga) in cui ciò che desidera è superare i suoi limiti ("creare il suo regno", in quest'ottica, ha poco a che vedere con il potere temporale e materiale, riferendosi più a un potere "spirituale", per così dire). Miura contrappone le personalità di Guts e Griffith attraverso una lunga serie di dialoghi, dove il sogno inamovibile di Griffith si scontra con i dubbi e le paure di Guts, incapace di credere in qualcosa. Al tempo stesso, l'amicizia tra i due è il motore di questo arco narrativo e di tutti gli eventi che ne conseguono.

Hai ragione, il destino è uno dei capisaldi dell'opera. Viene citato continuamente dai vari personaggi (Zodd, i 5 della mano di Dio, Grifis e Gatsu, anche se loro parlano più di sogno ed ambizione) e sembra quasi che l'autore lo enfatizzi volutamente in modo da contrapporgli poi la sorte che riserverà a Gatsu: lui che era destinato a morire neonato, lui che era destinato a morire stupidamente in una delle battaglie in cui si lanciava, lui che era destinato a combattere per il sogno di Grifis, lui che era destinato a morire quando Grifis avesse perso ogni ambizione. È bello notare come Grifis, al momento della sua introduzione, sia già un personaggio formato, con la propria caratterizzazione e le proprie ambizioni, mentre Gatsu è ancora in fase di cambiamento. Sarà proprio il rapporto con Grifis a mutarlo definitivamente e, paradossalmente, lui stesso sarà motivo di mutamento in Grifis. Col senno di poi, io li vedo come due personaggi che necessitavano l'uno dell'altro per completare la propria crescita finale: senza l'altro, entrambi non avrebbero mai raggiunto il proprio scopo (e forse Gatsu non ne avrebbe mai trovato uno), ma il destino ha fatto sì che si incontrassero. Ancora una volta è il destino ad avere l'ultima parola nel flusso delle vite degli esseri umani.

PS: come avrai potuto notare, io sono invece affezionato ai nomi italiani di Gatsu e Grifis :lol:

CITAZIONE (DonnaGnao @ 19/10/2017, 02:13) 
Da un punto di vista narrativo, quindi, Berserk diventa ora un'opera corale.
Stilisticamente, inoltre, si allontana dalle atmosfere dark fantasy per avvicinarsi a una ricostruzione storica, (creando un perfetto equilibrio fra storia e mito): la vita di corte fatta di intrighi e sotterfugi, il saggio re, l'invidioso conte, la timida principessa, i viscidi ministri di corte. Un valore aggiunto che non mi aspettavo.

Un altro aspetto da apprezzare: ogni personaggio di una certa rilevanza ha un suo spessore, una sua caratterizzazione ed una sua storia. Nessuno è una macchietta, ognuno contribuisce alla vita di Gatsu. Solo che siamo sempre lì, l'inizio del manga l'abbiamo letto tutti...
Ti quoto anche sull'ambientazione simil-medievale. All'inizio credevo di aver inquadrato l'opera con mostriciattoli random e robe che la discostavano di molto dal fantasy, invece mi sono piacevolmente ricreduto :)

CITAZIONE (DonnaGnao @ 20/10/2017, 17:44) 
Sui "titoli" delle "parti" del manga non sono molto precisa è vero... Più o meno viene fatta una divisione del manga fino al punto attuale in 4 parti: quella iniziale, Golden Age, Eclissi, e la successiva che non ricordo come la chiamano; ormai negli anni passati vicino a fan di berserk mi sono abituata a questa nomenclatura, non corrispondono esattamente ai titoli dei capitoli.

Nemmeno io riuscirei a dare un nome alle saghe, anche perché spesso capita che vi siano più capitoli consecutivi con lo stesso nome e quindi si è portati a pensare che quella sia una saga, solo che poi cambia di nuovo nome. Ad esempio Golden Age ed Eclissi non saprei collocarle all'interno della storia, perché non saprei quando finisce la prima ed inizia la seconda. Ci vuole un esperto di Berserk che ci illumini a tal proposito :sisi:

Quando sarai arrivata attorno ai volumi 15-16 allora commenterò il seguito dell'opera, che lì ho altrettante robe da dire :D

PS: Voglio un mio Pak personale :wub:
 
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view post Posted on 20/10/2017, 19:28     +2   +1   -1
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CITAZIONE (wrager @ 20/10/2017, 19:54) 
A proposito di ciò, se devo esser sincero non ho apprezzato la scelta dell'autore di iniziare la narrazione ad un punto random della storia di Gatsu per poi spezzarla con un flashbackone lunghissimo. A che pro fare ciò? Tutto il flashback l'ho vissuto con la consapevolezza di sapere come si sarebbero evolute le cose, quale sarebbe stato il risultato finale e di come "tutto è inutile perché tanto so già come finirà". Certo, lungi da me voler criticare l'abilità di scrittore di Miura, se non vi fosse stato l'inizio con Gatsu già adulto non mi sarei posto domande come "Quando è stato mutilato? Oppure, come ha fatto Grifis a diventare uno dei 5 della mano di Dio? Miura quando diavolo mi fai rivedere quell'amore chiamato Pak??", quindi il flashback ha sicuramente una sua utilità, come il rispondere alle domande che il lettore si pone, od a riservare soprese come l'evoluzione insolita dei personaggi, come quella di Grifis da te descritta. Forse il vero problema che ho riscontrato è stato che si è rivelato estremamente lungo, ma la sua lunghezza era necessaria per spiegare bene (ed in maniera perfettamente riuscita) come si sono evoluti gli eventi che hanno portato Gatsu a nutrire sentimenti di vendetta nei confronti di Grifis.

Non è a caso. Sono gli istanti precedenti all'incontro tra Gutsu e Griffith dopo gli eventi della Golden Age.
All'inizio viene mostrato "su cosa si basa il manga" ovvero su un uomo che si ritrova in un mondo pieno di demoni, che ammazza anche se non se ne conosce il motivo. Gutsu viene descritto come uno che non ha molta pietà per quelli che vede come prede, e quando ormai sei convinto che lui sia una persona ferrea e resistente come il suo spadone, ecco che arriva la parte sul passato del Conte (non ricordo il titolo nobiliare del pelato ad inizio manga), e ancor peggio, l'uomo che non solo riesce a far star a terra Gutsu fisicamente ma lo abbatte in modo totale anche a livello psicologico.
Da qui ti senti spiazzato perchè vedere Gutsu inerme, dopo gli eventi precedenti, ti porta a chiederti "chi diavolo è mo sto Griffith??" ed ecco qua che parte il flashback. Un flashback che non ha nulla a che vedere con i demoni all'inizio. Un flashback che mostra tutta l'umanità del protagonista.
Se fosse partito subito con il flashback, il lettore che si avvicinava all'opera non avrebbe minimamente capito quale sarebbe stato l'argomento trattato dal manga.
"Un manga che inizia con persone normale e poi finisce a demoni?? sicuramente l'autore non sapeva come continuare..." ed invece no, è proprio il contrario e te lo fa capire subito. Così poi sta a te decidere se aspettare e goderti la golden age in attesa di ciò che verrà dopo, oppure lasciar stare l'opera.
 
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view post Posted on 20/10/2017, 23:07     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Casmix; @ 20/10/2017, 20:28) 
Non è a caso. Sono gli istanti precedenti all'incontro tra Gutsu e Griffith dopo gli eventi della Golden Age.
All'inizio viene mostrato "su cosa si basa il manga" ovvero su un uomo che si ritrova in un mondo pieno di demoni, che ammazza anche se non se ne conosce il motivo. Gutsu viene descritto come uno che non ha molta pietà per quelli che vede come prede, e quando ormai sei convinto che lui sia una persona ferrea e resistente come il suo spadone, ecco che arriva la parte sul passato del Conte (non ricordo il titolo nobiliare del pelato ad inizio manga), e ancor peggio, l'uomo che non solo riesce a far star a terra Gutsu fisicamente ma lo abbatte in modo totale anche a livello psicologico.
Da qui ti senti spiazzato perchè vedere Gutsu inerme, dopo gli eventi precedenti, ti porta a chiederti "chi diavolo è mo sto Griffith??" ed ecco qua che parte il flashback. Un flashback che non ha nulla a che vedere con i demoni all'inizio. Un flashback che mostra tutta l'umanità del protagonista.

L'incontro fra Gatsu e Grifis avviene per dare un senso al flashback, perché comunque un main event in quel mini arco narrativo doveva pur esserci. L'autore ci mostra Grifis inarrivabile e Gatsu totalmente al tappeto in modo da porci le domande che tutti ci siamo fatti. Il mio "a caso" stava ad indicare un momento random dopo tutta l'infanzia ed adolescenza di Gatsu, momento nel quale avverrà l'incontro con Grifis e da lì l'autore ci mostrerà tutta la storia del protagonista.

Ciò che dici tu per giustificare la scelta del flashback è perfettamente legittimo. Il punto è che è stato l'autore a voler abbandonare gli aspetti fantasy con demoni e divinità infernali per raccontare una storia che sembra molto più verosimile, in cui vi sono intrighi politici, battaglie fra umani e riferimenti ad eventi accaduti nel nostro medioevo. Il flashback è decisamente utile, mostra ciò che nel presente la narrazione non permette di mostrare (od in misura estremamente minore, una caratterizzazione come quella di Gatsu non la si può mostrare mentre ammazza mostri e demoni random). Mi rendo conto che all'inizio il lettore si trovi più a suo agio con un protagonista già formato con una storia alle spalle, motivo per il quale la scelta del flashback funziona, solo che, se mi racconti una storia di cui già conosco il finale, mi rode che sia estremamente lunga e dettagliata.

CITAZIONE (Casmix; @ 20/10/2017, 20:28) 
Se fosse partito subito con il flashback, il lettore che si avvicinava all'opera non avrebbe minimamente capito quale sarebbe stato l'argomento trattato dal manga.

Invece l'inizio è proprio la parte più confusa. Il manga assume toni fantastici in cui vi sono esseri sovrannaturali, e poi per un lungo periodo di tempo tutto ciò viene abbandonato in favore di una narrazione meno fantastica per poi evolversi fino ad arrivare a dove avevamo interrotto. Il lettore all'inizio vede solo un guerriero che massacra demoni ma non ne conosce il motivo, ed a quanto pare nutre sentimenti di vendetta verso qualcuno di importante (tale Grifis). Se fosse partito direttamente col flashback l'universo di Berserk si sarebbe evoluto con la narrazione e piano piano sarebbero spuntati tutti quegli elementi fantastici che non considero "perché l'autore non sapeva come continuare". Sono tante elucubrazioni mentali personali ed ognuno vede il fumetto in modo differente, non ha neanche tanta importanza pensare a come si sarebbe vissuta la storia se fosse iniziata in un modo diverso.
 
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