Ho finito questa serie; mi riesce difficile esprimere cosa mi hanno trasmesso questi 12 episodi. Posso dire di aver provato molte emozioni, di essermi sentito coinvolto emotivamente (non piango mai guardando un opera e neanche stavolta è stato il caso, ma in certe scene ho provato forti sensazioni, come difficilmente mi accade); un' esperienza che, nel suo piccolo, mi ha toccato nell'intimo e che sto interiorizzando, che mi ha portato a riflettere molto grazie a numerosi spunti di riflessione.
Poche cose sul lato più 'tecnico': trovo bellissima la OST, dai brillanti brani jazz scanditi dalle calde note di basso a quelli più struggenti di pianoforte e archi, la sto riascoltando mentre scrivo
I disegni li ho pure graditi, soprattutto per lo stile particolare (preciso: rispetto al panorama di anime da me visti, cioè piccolissimo) dei volti, quasi tutti caratterizzati da una accentuata distanza naso-bocca; dettagli che credo renderanno riconoscibile a lungo nei miei ricordi questo anime, insieme all' atmosfera visiva/uditiva "piacevole" del Quindecim bar-(nelle situazioni di calma XD)
Dal lato 'emozionale',
un anime che tratta la morte e l'aldilà ma che quanto mai dà da pensare sulla vita (sarà che è inevitabile, non si può parlare di morte senza vita e viceversa), a farsi domande su come la si trascorre, al rendersi conto che attorno a noi ci sono persone, e molte soffrono, ognuno ha i suoi problemi particolarissimi, ognuno ha un'insondabile mente, che neanche potendoci scambiare i ricordi riusciremmo a capire cosa ognuno, singolo, prova. Bello l'espediente dei giudici e del gioco, mi è piaciuto molto il tipo di conseguenze che ha creato nello sviluppo della trama, agli interrogativi interni alla vicenda di fantasia che ne son scaturiti, che si possono però trasportare in altre situazioni della nostra reale vita. Personalmente ho trovato davvero ben riuscito il modo di far immedesimare con i personaggi, raggiungendo un alto grado di empatia pur nelle diversificate situazioni degli episodi. Inoltre profondo il modo di trattare tematiche come suicidio, omicidio, tradimento, vendetta ma anche quello di rendere tematiche 'felici' come amore e affetto; il tutto calato per me abilmente nello sfondo spirituo/trascendentale con tocchi ovviamente fantasy (decisamente intrigante l'aspetto del cogliere la 'vera essenza' di una persona, ormai nella dimensione ultraterrena, e il volerne far manifestare il lato oscuro per avere il quadro più completo -con conseguenti lati 'dubbi' di questa procedura evidenziati dalle ultime puntate-).
Ho molto altro in testa ma come anticipavo è intricato, chiudo dicendovi che mi ha particolarmente segnato l'interesse di Decim per gli umani, il suo ammirare quelli che 'vivono pienamente la vita'; io che sono abbastanza diffidente nei confronti del prossimo, che alterno socievolezza e interesse per gli altri all'essere schivo e chiuso, non nego che da ciò ho avuto una spinta interiore a provare almeno un po' di più a calarmi davvero nei sentimenti altrui; come il caso esemplificativo di Decim, che in quanto giudice non dovrebbe capire i sentimenti umani (nonostante ne abbia ricevuti 'impiantati') ma che anche sapendo questo limite ci prova, lo desidera, credo che in futuro potrei avere un briciolo di volontà in più in questo senso.
In definitiva, secondo i miei gusti, non posso che consigliarne la visione