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[Fanfiction] Giovane e solo

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view post Posted on 29/4/2016, 22:25     +7   +1   -1
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Polizia Militare

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Ciao ragazzi! Come alcuni di voi avranno intuito, oltre ad essere una grande fan di quest'opera, nel tempo libero (tempo libero? Cos'è, si mangia? :smoke: ) mi diletto nella scrittura di storie ispirate a Bertolt ai nostri amati personaggi :asd:
Di solito non amo fare troppa pubblicità ai miei scritti, perché amo i pareri spontanei e costringere qualcuno a dirmi la sua quando magari non è così interessato al tema non mi piace, e soprattutto non mi dà la stessa soddisfazione di un commento scritto col cuoVe :zizi:
MA
C'è un ma. Questa è la mia opera più recente, e forse quella di cui, attualmente, vado più fiera. Perciò, se avrete voglia di darle uno sguardo, la lascio qui sperando che venga notata più di quanto non lo sia stata sul sito di fanfiction a cui sono iscritta (uno a caso proprio :asd:)
Il titolo è "Giovane e solo", e no: non è niente di allegro :asd: Sconsigliata a chi sia già triste di suo. L'ho scritta in un momento di tristezza, quindi questo sentimento non le manca.
Grazie dell'ascolto :zizi:

La fanfiction è spoiler per chi ha visto solo l'anime. Segnalo che non si sa mai :zizi:

Per chi volesse leggerla sul sito, questo è il link alla storia. Se è considerato spam avvertitemi che lo tolgo.

Giovane e solo

Voci di sottofondo rimbombano indistinte nella stanza mentre la formica consuma l'ultima briciola di pane rimasta sul tavolo. La osservi con occhi distratti, e con più attenzione pensi alla sua solitudine. La creatura non provvede ad altri che a se stessa: rumina affamata il suo pasto perché il viaggio verso casa è ancora lungo e sopravvivere è la sua priorità. Ora che ci rifletti, ti domandi come sia finita lì in cima, cosa sia venuta a cercare in un luogo tanto nefasto. Pensi sia inusuale per un essere tanto piccolo compiere simili imprese, ma poi ti ricordi che nella vita non sempre si ha la possibilità di scegliere il proprio destino.

“Bertolt?”

I tuoi occhi si concentrano, e con fatica mettono a fuoco l'immagine del piccolo animale. È buffo, se potessi fidarti appieno della tua vista giureresti che ti stia guardando.

“Bertolt!”

Con un lieve sobbalzo ti svegli dal tuo stato di trance e incontri gli occhi dell'uomo che siede alla tua sinistra; un cespuglio di capelli grigi spettinati crea un insolito contrasto con le sopracciglia scure, piegate in uno sguardo arcigno e interrogativo.

“Sei ancora tra noi?” il suo tono ha un ché di aggressivo, ma tu non ti sorprendi: ormai vi conoscete da molti anni. Sei ancora sensibile a quel tipo di atteggiamento, e un po' la sua arroganza ti ferisce, ma non gliene fai una colpa; sai bene che il cuore è sempre stato il punto più debole del tuo corpo.

Deglutisci, inumidendo le labbra secche per prepararti a parlare. Al primo tentativo, la voce è un sibilo che risale strisciando dalla tua gola; quanto tempo sei rimasto senza dire una parola?

“Scusa... mi ero imbambolato”.

“Questo lo abbiamo notato anche noi” la sua risposta giunge scorbutica “Pensavamo ti fosse venuto un attacco”.

“Jean!” seduto alla tua destra, due sedie più lontano da te, Marco interrompe la conversazione appena incalzata “Non mi sembra il caso di scherzare su queste cose” la sua affermazione è decisa, così come lo sguardo ammonitore che riesci a distinguere dietro le spesse lenti degli occhiali da vista, poggiati sul dorso raggrinzito del naso a patata.

Jean si lascia cadere sullo schienale della sua sedia, incrociando le braccia con il broncio di chi è stato ingiustamente frainteso.

“Non era affatto una battuta: è normale pensare il peggio dopo una certa età”.

“Jean ha ragione!” il panico si accende negli occhi di Connie. Ebbro di alcol, è scattato in piedi non appena ha realizzato l'argomento della discussione “Potrebbe succedere da un momento all'altro, e a uno qualsiasi di noi!”

Abbassi la testa, e i tuoi occhi ricadono sulla pinta di birra ormai calda, avvolta nella debole presa delle tue mani. La pelle ruvida racconta storie di un lungo passato, lo stesso che puoi sentire sulla superficie dura dei calli che ricoprono le tue lunghe dita. Premi appena i polpastrelli sul boccale di vetro e ti diverti a scoprire dove il tatto è meno sensibile; le parole di Jean hanno incupito gli animi dei presenti, ma per qualche strano motivo tu sei tutt'altro che triste.

“Avanti ragazzi, adesso non scadiamo in argomenti luttuosi” dal candore dell'ispida barba, Reiner prende la parola. Siede a capotavola, direttamente di fronte a te; ha le braccia conserte e il capo chino, ma vede e sente ogni cosa nell'attesa di rassicurare i compagni “C'è chi se n'è andato molto prima: portiamo rispetto agli amici che non siedono più a questo tavolo”.

Il silezio dilaga. Parte dei presenti è persa nel ricordo di chi è scomparso, volti che tu non hai tempo di richiamare, così come sei, impegnato nel conoscere appieno ogni cicatrice del tuo corpo.

“Sagge parole, Reiner” Marco alza il suo boccale e sorride “Propongo un brindisi alla memoria dei nostri compagni; a quelli caduti in battaglia molti anni fa e a coloro che ci hanno lasciato in tempi più recenti”.

Alzi lo sguardo e vedi che tutti stringono il proprio bicchiere, pronti a levarlo verso l'alto in ricordo degli amici scomparsi. È una scena che richiama qualcosa di forte dentro di te, ti colpisce nel tuo punto più debole annullando ogni altro pensiero. Dimentichi tutto quello che stavi facendo, e con un sorriso ti unisci alla celebrazione. Sollevi la tua bevanda ancora piena dal giro precedente e ti prepari a brindare.

“Ai nostri amici!” Marco comincia, e poi tutti lo imitate con gioia.

“Ai nostri amici!”

I calici si scontrano e producono un suono che riecheggia melodioso fra le pareti di legno della locanda. I muscoli del tuo viso sono contratti, perché da quando avete brindato non hai più smesso di sorridere. Hai gli occhi vagamente languidi mentre in silenzio inauguri l'amara bevanda, sorseggiandola a piccole dosi nel timore di esagerare; non vuoi in alcun modo rovinare quel meraviglioso momento.

“Ouch!” senti un lamento alla tua sinistra: è Jean che, a differenza di te, non ha esitato a compiere uno slancio fin troppo audace “Maledetta schiena!”

Risate contenute animano la scena, riequilibrando gli animi afflitti dai numerosi lutti.

“Vacci piano, Jean: non hai più sedici anni” ancora, Marco lo ammonisce, questa volta con tono più gentile.

“Non è che ho la schiena debole, ho solo fatto un movimento inavvertito col braccio!”

Sussultando appena con la testa, sospiri una risata timida e silenziosa; Jean ha la pessima abitudine di non ammettere mai quando gli altri hanno ragione, e il modo che ha di difendere il proprio orgoglio è uno degli aspetti che crea più ilarità nel vostro gruppo di amici.

“Andiamo, ammettilo una volta tanto: la verità è che non vuoi accettare il fatto di essere vecchio”.

Non presti neanche attenzione a chi abbia detto quella frase: il suo contenuto è tanto forte che ti cattura completamente e ti immerge in un mondo dove non vedi più niente. Ascolti, e basta.

“Non è così!” sbatte i pugni sul tavolo, Jean; senti il tonfo di quel gesto vibrare nelle tue braccia “E anche se fosse, non ci troverei niente di strano...”

Il silenzio torna a regnare mentre l'ultimo ad aver parlato si calma, adagiandosi ancora allo schienale della propria sedia “Insomma, chi mai non si preoccuperebbe nemmeno un po'? In fondo... non si è mai veramente pronti di fronte alla morte”.

“Non sono d'accordo”.

Ancora, l'atmosfera si fa priva di qualsivoglia rumore. Alzi lo sguardo, interrogandoti sul perché di quel nuovo silenzio, e ti accorgi che gli occhi dei presenti sono rivolti proprio verso di te. In un attimo, capisci quanto è successo: la tua opinione è balzata fuori dalle tue labbra prima ancora che potessi pensarla. Hai lasciato al cuore il compito di intervenire, e ora tutti si chiedono se esista una spiegazione dietro alle tue parole.
Ce l'hai la risposta, la senti premere alla base della gola nella voglia di mostrarsi in tutta la sua sincera onestà. Non le impedisci di uscire, perché in fondo anche tu sei curioso di sapere il motivo per cui ti senti in quel modo: anche tu sei curioso di conoscere veramente la parte più profonda e umana di te.

“Se succedesse adesso, mi andrebbe bene” parli, eppure hai ancora la sensazione di stare ascoltando quello che dici “Sono soddisfatto di quello che ho avuto: non posso davvero chiedere altro alla vita, va bene così”.

Le facce dei tuoi compagni sono appese; Reiner è l'unico a non stupirsi della tua rivelazione. Ti guarda con gli occhi illuminati di orgoglio, come se avessi appena ammesso qualcosa che lui già sapeva da tempo.

“Wow! Caspita, Bertolt...” per la prima volta, Connie sembra guardarti con ammirazione “Sei davvero un romanticone! Adesso capisco come hai fatto a scaldare un cuore gelido come quello di Annie”.

Subito, la tua espressione si fa assente, e tu neanche te ne accorgi. Nella tua mente, i pensieri dipingono l'immagine di tua moglie, anche lei scomparsa in tempi recenti. Se ne è andata prima di te, ma la consapevolezza di questo non ti rattrista: in fondo al cuore sai che se fossi stato tu il primo ad abbandonarla, lei non avrebbe avuto altre persone a cui appoggiarsi.

“Complimenti Connie, guarda cosa hai fatto!” Jean non perde l'occasione per rimbrottare l'amico; così, non sarà l'unico ad essere stato sgridato “L'hai rattristato di nuovo, una volta tanto che si era deciso a dire qualcosa di interessante!”

“N-no... no” schiarisci la voce e cerchi di far capire a tutti che quella tua rivelazione non era rivolta solo a te stesso “Non ho motivo di rimpiangerla: anche lei era felice, lo so di per certo”.

Gli animi si placano, e poco dopo, è Marco a riprendere la parola.

“Be', ragazzi miei: mi sembra giunto il momento di brindare a qualcosa di davvero speciale” si leva in piedi con l'aiuto del bastone, alzando di nuovo il calice per esclamare con più decisione: “All'Amore, che è eterno e non invecchia”.

“Ahah, mi piace!” Jean lo imita, e nel frangente in cui si alza puoi riconoscere nelle rughe del suo viso i segni di un'amara delusione “All'Amore!”

“... che è eterno e non invecchia!” lo seguite, tutti insieme, al rombo di sottofondo del vostro brindisi, un suono che ti giunge come la melodia più dolce che tu abbia mai ascoltato.

Socchiudi gli occhi, e portando il calice alle labbra, ti abbandoni alla tua libertà. Sorseggi la tua bevanda, finché il suo sapore non ti giunge acre e ferroso.

“... Bertolt?” Jean ha una nota di seria apprensione nel tono “Che ti succede?”

Lo guardi, e come i tuoi occhi fissano i suoi, il sapore che hai sentito poco fa risale lungo la trachea e fuoriesce dalle tue labbra, colando vermiglio dal mento. Vorresti rispondergli che non lo sai, ma il sangue ti ottura la gola e non hai più spazio nemmeno per respirare. Cominci a tossire nel tentativo di prendere aria, perché in fondo al tuo debole cuore sai di non essere pronto: sai che tutto quello che hai intorno non è la realtà, e che fuori, dove il tuo corpo è un tutt'uno con quello del tuo Titano, sei stato colpito.
Morirai giovane e solo, è questo il destino che non hai potuto scegliere. È amaro, è ingiusto, ma è quello che ti spetta. Non puoi cambiare quello che sei, non in questa vita: non con queste persone.

Cadi di peso sulla tua sedia, mentre gli amici che sognavi ti circondano e si prendono cura di te. Non sanno il male che gli hai fatto, e per questo dai tuoi occhi grondano lacrime di profondo rammarico. Senti le loro dita chiudersi sulle tue braccia per sorreggere il tuo corpo debole e stanco; Jean si premura di non farti cadere, Connie stringe la tua mano e Marco tampona il tuo mento sporco di sangue.
Reiner è ancora seduto all'altra estremità del tavolo. Ha l'aspetto dei suoi sedici anni e ti guarda morire nell'attesa che tu lo raggiunga.
Deglutisci, e come i tuoi occhi si chiudono ancora, ti addormenti nel calore dell'amore a cui avevi brindato.


Edited by Stratovella - 30/4/2016, 16:41
 
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view post Posted on 30/4/2016, 00:30     +1   -1
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Sua Altissima Eminentissima Eccellenza Il Santo Padre

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Ho letto solo l'inizio perchè ho sonno, ma mi sembra scritto molto bene! Domani lo finirò di leggere.
 
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view post Posted on 30/4/2016, 12:25     +1   -1
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Guarnigione

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triste! però hai avuto un'idea molto bella
mi è piaciuta molto anche la narrazione in seconda persona aiuta molto ad immedesimarti
l'unica cosa, di solito mi piace uno stile piu basso, piu asciutto sopratutto nei dialoghi non ce lo vedo reiner dire “Avanti ragazzi, adesso non scadiamo in argomenti luttuosi”
comunque complimenti :)
 
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Rabi Loew
view post Posted on 30/4/2016, 13:05     +2   +1   -1




In generale sulla storia ti dico che mi piace molto vedere questi "frammenti" di momenti (è spesso quello che cerco nelle fan art anche): piccole cose quotidiane (come lo stare insieme ad un tavolo, parlare con gli amici.. etc..) che però aiutano a capire più profondamente i personaggi.
In particolare però volevo farti i complimenti su due cose: la prima è che hai ricreato una situazione molto veritiera all'interno del mondo di Aot perchè sei riuscita a mantenere tutti i personaggi con il loro carattere (ed è una cosa rara... è più facile che chi scrive di solito riproponga una propria versione del personaggio e non quella dell'autore) e come seconda cosa concordo con gentz sulla narrazione in seconda persona: oltre a dare immedesimazione crea, non so perchè, un senso di nostalgia, che ci sta bene.

per questi motivi a me è piaciuta :lol:
 
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view post Posted on 30/4/2016, 15:42     +2   +1   -1
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Polizia Militare

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CITAZIONE (Gentz @ 30/4/2016, 13:25) 
triste! però hai avuto un'idea molto bella
mi è piaciuta molto anche la narrazione in seconda persona aiuta molto ad immedesimarti
l'unica cosa, di solito mi piace uno stile piu basso, piu asciutto sopratutto nei dialoghi non ce lo vedo reiner dire “Avanti ragazzi, adesso non scadiamo in argomenti luttuosi”
comunque complimenti :)

Che bello, mi fa piacere che ti sia piaciuta!
Capisco cosa intendi riguardo alla battuta di Reiner. Diciamo che, trattandosi di un Reiner anziano, o comunque avanti con l'età, mi è venuto spontaneo visualizzarlo in questo modo. Nella sua veste di soldato, Reiner è un individuo molto saggio, per cui non mi sono fatta problemi a mostrare questa sua caratteristica anche nel linguaggio che adopera.
Grazie di averla letta, mi rendete tanto felice :wub:

CITAZIONE (Rabi Loew @ 30/4/2016, 14:05) 
In generale sulla storia ti dico che mi piace molto vedere questi "frammenti" di momenti (è spesso quello che cerco nelle fan art anche): piccole cose quotidiane (come lo stare insieme ad un tavolo, parlare con gli amici.. etc..) che però aiutano a capire più profondamente i personaggi.
In particolare però volevo farti i complimenti su due cose: la prima è che hai ricreato una situazione molto veritiera all'interno del mondo di Aot perchè sei riuscita a mantenere tutti i personaggi con il loro carattere (ed è una cosa rara... è più facile che chi scrive di solito riproponga una propria versione del personaggio e non quella dell'autore) e come seconda cosa concordo con gentz sulla narrazione in seconda persona: oltre a dare immedesimazione crea, non so perchè, un senso di nostalgia, che ci sta bene.

per questi motivi a me è piaciuta :lol:

Scusate, metto sotto spoiler le risposte e segnalo la presenza di spoiler anche nel primo post. Dimentico sempre che qui sono considerati spoiler free solo i contenuti che arrivano alla venticinquesima puntata dell'anime.

Anch'io amo questo tipo di storie: trattano momenti di vita quotidiana e approfondiscono i legami fra i vari personaggi, cosa che magari non viene fatta a sufficienza nell'opera originale.
Diciamo che in questo caso specifico però, il racconto è un po' particolare: tutto è immaginato da un singolo personaggio: Bertolt. Ho preso l'idea da una frase che Connie gli urla nel capitolo 48 (o 49, non ricordo): "Erano tutte bugie? Quando ci siamo promessi che saremmo sopravvissuti per diventare vecchi e brindare insieme... erano tutte bugie?”
Non ho potuto fare a meno di pensare che se a Bertolt dovesse capitare la stessa cosa che successe a Eren quando venne quasi assoribito dal suo titano, sicuramente l'"universo alternativo" in cui rimarrebbe intrappolato avrebbe l'aspetto di questa scena: una situazione idilliaca, in cui lui non è mai stato un titano e tutti sono amici come ai tempi dell'accademia.
Alla fine, quello che Bertolt vuole e, purtroppo, non potrà mai avere, è morire consapevole di essere stato amato: consapevole di aver vissuto una vita degna di questo nome.
Ma purtroppo, sappiamo bene che non sarà mai così.
Bertolt è un personaggio tragico e complesso, e lo si capisce benissimo nonostante abbia così poche battute e comparse. Se lo si analizza, si scova davvero un mondo.
Basta, giuro :smoke:


CITAZIONE (GinoSkà @ 30/4/2016, 01:30) 
Ho letto solo l'inizio perchè ho sonno, ma mi sembra scritto molto bene! Domani lo finirò di leggere.

Fai con calma, non ti preoccupare <3
Bada solo che si tratta di un racconto spoiler se non hai letto il manga :)
 
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view post Posted on 30/4/2016, 16:11     +2   +1   -1
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Guarnigione

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CITAZIONE (Stratovella @ 30/4/2016, 16:42) 
Che bello, mi fa piacere che ti sia piaciuta!
Capisco cosa intendi riguardo alla battuta di Reiner. Diciamo che, trattandosi di un Reiner anziano, o comunque avanti con l'età, mi è venuto spontaneo visualizzarlo in questo modo. Nella sua veste di soldato, Reiner è un individuo molto saggio, per cui non mi sono fatta problemi a mostrare questa sua caratteristica anche nel linguaggio che adopera.
Grazie di averla letta, mi rendete tanto felice :wub:

ma figurati anzi io fantasia zero per queste cose è un piacere leggere un po' di creatività ogni tanto :D
comunque in effetti ci sta se la metti sul piano dell'età il fatto è che essendo delle reclute sedicenni con un istruzione piu o meno dubbia me li sono sempre immaginati con un registro spiccio, tant'è che non ho mai apprezzato il doppiaggio italiano anche per questo ... probabilmente mi ha condizionato il sub da cui l ho visto la prima volt che invece è tutto crudo e zero orpelli ma rapportandoli all'età della vecchiaia credo fosse necessario anzi ci sta anche bene è proprio solo una questione mia di farci la bocca
 
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Rabi Loew
view post Posted on 1/5/2016, 11:10     +1   +1   -1




CITAZIONE
Diciamo che in questo caso specifico però, il racconto è un po' particolare: tutto è immaginato da un singolo personaggio: Bertolt. Ho preso l'idea da una frase che Connie gli urla nel capitolo 48 (o 49, non ricordo): "Erano tutte bugie? Quando ci siamo promessi che saremmo sopravvissuti per diventare vecchi e brindare insieme... erano tutte bugie?”

bellissima questa frase... e sopratutto è bellissima questa cosa: che da una frase sola si possa creare così tanto


CITAZIONE
comunque in effetti ci sta se la metti sul piano dell'età il fatto è che essendo delle reclute sedicenni con un istruzione piu o meno dubbia me li sono sempre immaginati con un registro spiccio, tant'è che non ho mai apprezzato il doppiaggio italiano anche per questo ... probabilmente mi ha condizionato il sub da cui l ho visto la prima volt che invece è tutto crudo e zero orpelli ma rapportandoli all'età della vecchiaia credo fosse necessario anzi ci sta anche bene è proprio solo una questione mia di farci la bocca

stra, ma STRA, d'accordo.. ho scritto una polemica che non finiva più sul doppiaggio ita stra orpelloso della prima serie..

questa era comunque la polemica sulla traduzione ita della serie.. capisco la tua spiegazione stratovella alla scelta del registro di reiner
 
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view post Posted on 1/5/2016, 15:14     +1   +1   -1

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Anche a me è piaciuta molto!
Quoto i commenti di Gentz e Rabi :D La narrazione in seconda persona è non solo efficace ma anche originale. Complimenti sia all'idea che al modo in cui scrivi :flower:
 
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view post Posted on 2/5/2016, 01:29     +3   +1   -1
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Guarnigione

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CITAZIONE (Rabi Loew @ 1/5/2016, 12:10) 
stra, ma STRA, d'accordo.. ho scritto una polemica che non finiva più sul doppiaggio ita stra orpelloso della prima serie..

questa era comunque la polemica sulla traduzione ita della serie.. capisco la tua spiegazione stratovella alla scelta del registro di reiner

oggi andiamo tanto d'accordo lol

io l ho odiato l' ita sia l adattamento che la scelta dei doppiatori (salvo solo flavio aquilone piu o meno) quindi con me caschi bene
comunque non l ho letta la polemica se te la ricordi linkami (in mp magari) la discussione sono curioso
 
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Tronder
view post Posted on 2/5/2016, 14:43     +2   +1   -1




Stratovella sei molto brava complimenti!
Se hai altri lavori, ti prego postali!

CITAZIONE (Gentz @ 2/5/2016, 02:29) 
CITAZIONE (Rabi Loew @ 1/5/2016, 12:10) 
stra, ma STRA, d'accordo.. ho scritto una polemica che non finiva più sul doppiaggio ita stra orpelloso della prima serie..

questa era comunque la polemica sulla traduzione ita della serie.. capisco la tua spiegazione stratovella alla scelta del registro di reiner

oggi andiamo tanto d'accordo lol

io l ho odiato l' ita sia l adattamento che la scelta dei doppiatori (salvo solo flavio aquilone piu o meno) quindi con me caschi bene
comunque non l ho letta la polemica se te la ricordi linkami (in mp magari) la discussione sono curioso

Quoto!
Anche per me l'unica voce davvero azzeccata (e forse persino meglio dell'originale è stata quella di Flavio Aquilone per Jean); le altre, chi più chi meno non le ho trovate giuste.
Aggiungo però che persino nella versione Nippo alcune voci non mi piacevano; è un po' come quando leggi un libro e poi ne vedi la trasposizione cinematografica. Nella tua mente, la tua fantasia, già aveva visualizzato i volti e le voci dei personaggi, le ambientazioni etc..., così quando ti ritrovi a vedere il film, e hai a che fare con il modo in cui altre menti (sceneggiatori, registi) hanno immaginato gli stessi personaggi, spesso storci il naso!
Tornando al doppiaggio ITA, al di là della scelta delle voci, credo che tecnicamente non ci sia niente da eccepire, il problema è che risulta poco "caldo"; in passato, pensando ai doppiaggi di films, telefilm, anime si ha la sensazione che, pur essendo il doppiaggio "meno pulito", si desse più possibilità agli attori di caratterizzare meglio i personaggi, rendendoli più caldi, più vivi...
Sulle traduzioni anche per me il problema è a livello di adattamento dei dialoghi, perché spesso chi adatta i testi non ha letto il fumetto e tanto meno e fan dell'opera, rischiando di fare gaffe colossali. Una su tutte, quando Annie dice di aver fallito come "soldato" ( :facepalm: ); probabilmente chi ha tradotto e adattato i dialoghi, riteneva che soldato e guerriero possano considerarsi tranquillamente sinonimi, anzi, scegliendo "soldato", può aver persino pensato di far del bene al dialogo in termini di velocità e spigliatezza, perché andava a sostituire una parola antiquata come "guerriero" con una più moderna come "soldato", ma evidentemente ignorando il peso enorme che la differenza tra queste due parole ha nell'opera!
 
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view post Posted on 2/5/2016, 16:20     +1   -1
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a me il tono più ricercato dei vocaboli non dispiace, è una società molto diversa dalla nostra ed è giusto che sia così.
che ci crediate o no, persino i contadini una volta eran costretti ad aver un briciolo di proprietà del linguaggio.
gli errori nella scelta di vocaboli come soldato non mancano, ma purtroppo questa è una storia classica nel doppiaggio in generale.

sulle voci penso che non ci sia molto da fare, son gusti soggettivi, e onestamente proprio flavio aquilone è quello che mi ha fatto storcere di più il naso. ci ho messo troppi episodi per abituarmi al fatto che kira non vivesse dentro le mura. certo una volta abituato la sua voce è perfetta, ma è l'unico di tutto il cast ad avermi fatto quest'effetto

sarebbe sempre "famoso" il doppiatore di berth, che ha fatto near in dn, ma ci son molte similarità nel modo di fare dei due, ho sentito la sua voce come naturale su quel personaggio.

non digersico il titano di eren, la voce di erwin e pixis quando si tratta di urlare, e a tratti la voce di mikasa, tutti gli altri sono eccellenti, ed è una questione di gusti comunque.

detto questo magari proverò ad entrare in topic appena ho 5 minuti liberi XD non ho ancora letto la fanfiction.
 
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view post Posted on 2/5/2016, 16:47     +1   -1
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Bel lavoro, davvero :D. Ora sono curioso di leggere altri racconti :knife:

P.S.:Tranquilla, in questo caso non è spam :)
 
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view post Posted on 2/5/2016, 17:45     +1   +1   -1
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Mammamia ragazzi! L'avete letta in tantissimi, sono commossa ç__ç Non mi aspettavo tutta quest'attenzione, perciò doppie grazie :wub:

CITAZIONE (Rabi Loew @ 1/5/2016, 12:10) 
CITAZIONE
Diciamo che in questo caso specifico però, il racconto è un po' particolare: tutto è immaginato da un singolo personaggio: Bertolt. Ho preso l'idea da una frase che Connie gli urla nel capitolo 48 (o 49, non ricordo): "Erano tutte bugie? Quando ci siamo promessi che saremmo sopravvissuti per diventare vecchi e brindare insieme... erano tutte bugie?”

bellissima questa frase... e sopratutto è bellissima questa cosa: che da una frase sola si possa creare così tanto

Diciamo che, in generale, quando scrivo una storia trovo sempre un punto di partenza preciso. Mi piace pensare che i miei racconti siano verosimili, che possano veramente essere considerati un estratto dall'opera originale.
Quella frase mi ha proprio colpita, perché ho immaginato come Bert possa essersi sentito in quel momento nel rivangare tutti i bei momenti passati con i suoi compagni; il fatto che scoppi in lacrime dimostra che bene e male sono decisamente due concetti molto relativi in quest'opera. Inviterei chiunque diffidi del fatto che ci siano delle valide ragioni dietro alle azioni dei guerrieri a rileggere quel capitolo, il 49, e provare a ragionare su di esso tenendo anche conto del monologo interiore di Bert nel capitolo 78.


CITAZIONE (DonnaGnao @ 1/5/2016, 16:14) 
Anche a me è piaciuta molto!
Quoto i commenti di Gentz e Rabi :D La narrazione in seconda persona è non solo efficace ma anche originale. Complimenti sia all'idea che al modo in cui scrivi :flower:

Grazie mille :crie:

CITAZIONE (Tronder @ 2/5/2016, 15:43) 
Stratovella sei molto brava complimenti!
Se hai altri lavori, ti prego postali!

Senz'altro! Sono davvero contenta. Non scrivendo praticamente mai sui personaggi principali, non ricevo moltissime opinioni, per cui apprezzo particolarmente il vostro interesse :sisi:

CITAZIONE (berthy @ 2/5/2016, 17:20) 
detto questo magari proverò ad entrare in topic appena ho 5 minuti liberi XD non ho ancora letto la fanfiction.

Ahah! Tranquillo, la fic non si muove: puoi leggerla quando vuoi :asd: E grazie, comunque :flower:

CITAZIONE (DanChrysaetos @ 2/5/2016, 17:47) 
Bel lavoro, davvero :D. Ora sono curioso di leggere altri racconti :knife:

P.S.:Tranquilla, in questo caso non è spam :)

Perfetto! Allora nella prossima che posto metto direttamente il link senza incorporare la storia nel primo post (è un po' un'ammazzata rimettere tutti i corsivi a mano :asd:)
E sono felice di sapere che anche a te sia piaciuta :flower:

Riguardo al doppiaggio italiano dell'anime

Non vorrei alimentare l'OT, ma ormai questo discorso ha preso anche me :asd: Dirò in poche parole come la penso: avendo avuto modo di vedere anche altri anime tradotti in italiano in modo decisamente imbarazzante (Gurren Lagann... brrrrr), posso dire che per AoT mi aspettavo un adattamento decisamente peggiore. È vero che molte voci non sono per niente azzeccate (quelle di Christa e Bert non se possono sentì, secondo me :asd: Christa sembra una ragazzina di due anni e Bert un bambino obeso :zizi: ) ma, nel complesso, non è di quelle traduzioni che ti fanno quasi sentire in imbarazzo, della serie: ma che sto a vede'? :asd:
Poi è vero: ci sono moltissimi errori anche di contenuto (come Annie che dice di aver fallito come soldato, o il corpo di Gendarmeria confuso con quello di Guarnigione) ma sono sottigliezze su cui posso chiudere un occhio, conoscendo e avendo visto plurime volte la versione originale :asd:
NONOSTANTE CIO', giusto perché sia chiaro: il doppiaggio originale rimane, a mio parere, sempre il migliore. Su questo non ci piove :asd: Sicuramente più curati di AoT sono i doppiaggi italiani di FMA e One Piece, ma anche qui: Giappo>Ita.

E ora, per il piacere delle vostre orecchie, Trafalgar Law che dice "Room... Shambles!" :sbav:

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view post Posted on 2/5/2016, 18:25     +1   +1   -1
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CITAZIONE (Stratovella @ 2/5/2016, 18:45) 
CITAZIONE (DanChrysaetos @ 2/5/2016, 17:47) 
Bel lavoro, davvero :D. Ora sono curioso di leggere altri racconti :knife:

P.S.:Tranquilla, in questo caso non è spam :)

Perfetto! Allora nella prossima che posto metto direttamente il link senza incorporare la storia nel primo post (è un po' un'ammazzata rimettere tutti i corsivi a mano :asd:)

Metti comunque sotto spoiler il racconto mettendo il link della fonte. Mettere solo il link è considerabile come spam, metterlo come fonte insieme al contenuto no :)
 
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view post Posted on 2/5/2016, 22:12     +2   +1   -1
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Vescovo

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Forse non avrei dovuto leggerla a quest'ora, prevedo sogni tristissimi :crie:
Comunque complimenti, mi piace molto come riesci a far immedesimare il lettore pian piano nella situazione, lasciando intravedere cosa sta realmente accadendo solo alla fine. Concordo con rabi, sei riuscita a rendere bene un'atmosfera adatta all'universo aot, però anche secondo me poteva starci un registro leggermente più basso (io sono ancora sconvolta dal "che lerciume" di Levi e il "gigante dalle fattezze femminili" :omg: :sick: :facepalm: ); in ogni caso poca roba, mi è piaciuta molto!
 
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14 replies since 29/4/2016, 22:25   531 views
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