Ecco a voi un'intervista sul nostro equino preferito!
Dal mio punto di vista, Jean e Armin sono stati creati con lo scopo di rappresentare l'umanità. Non sono cattivi, ma neanche dei santi. A volte hanno un atteggiamento subdolo, mentono, e altre volte sono confusi/disorientati.
Volevo che i lettori potessero identificarsi con questi personaggi e pensare a loro come dei
veri esseri umani. Tuttavia, con l'avanzare della trama Armin è diventato fin troppo eccellente e così è rimasto solo Jean come raffigurazione dell'umanità.
Jean è un ragazzo che vacilla facilmente. Aspirava alla Polizia Militare per avere una vita agiata ma, alla fine, ha scelto la Legione Esplorativa. Non è errato pensare che Jean sia uno che si fa influenzare dalle persone che lo circondano. Ci sono volte in cui, disegnandolo penso: "Sarebbe bello avere Jean come protagonista di Shingeki no Kyojin, eh?". Questo perché spesso mi è difficile simpatizzare con Eren mentre con Jean è molto più facile. Dei veri umani si comporterebbero proprio come lui ed è quindi facile far trasparire il suo lato umano; questo lo rende il personaggio che capisco meglio mentre disegno la storia.
Il regista Araki e il team che ha lavorato all'anime hanno contribuito al perfezionamento di molti lati della personalità di Jean. Penso che anche la voce del suo doppiatore, Taniyama Kishou, si adatti bene al personaggio. Ad esser sincero, ho avuto molti ripensamenti su come ho raffigurato alcuni dei personaggi nel mio manga e per questo ho chiesto ad Araki di migliorare questi aspetti nella trasposizione animata, come è poi successo.
Durante le prime fasi del manga, non ho approfondito molto le personalità dei personaggi mentre li disegnavo perché credevo che la serie si sarebbe conclusa in fretta. Di conseguenza ritenevo di dover sviluppare la storia in modo più fluido e così facendo sarei riuscito a conquistare il cuore dei lettori più velocemente. Questo era il piano iniziale ma ho finito col pentirmi per aver tralasciato dettagli sui personaggi, sulla 3DMG, ecc...
E' stata una vera fortuna che sia stato tratto un anime dalla serie. Ne ero davvero felice perché questo mi dava la possibilità di rimediare a tutte quelle parti che avrei voluto rendere diversamente. Per di più, l'anime è stato eccellente, direi che da 1 a 100 vale 120. Inoltre ritengo che sia una trasposizione fedele del manga.
Penso sempre che ciò che non piace a me non piacerà nemmeno ai lettori. Perché se trovo che una parte del manga che io stesso ho disegnato non sia interessante, i lettori non potranno certo ritenerla buona. Ho molto apprezzato che anche il team che ha lavorato all'anime avesse questo stesso modo di pensare durante la realizzazione degli episodi. Non pensavano all'anime come a un lavoro o un obbligo impartito dai superiori, ogni membro dello staff era anzi motivato e energico per l'intera durata della realizzazione della serie.