ATTENZIONE, IN TUTTO IL TOPIC SONO PRESENTI SPOILER SU TUTTA LA SERIE! SE NON SIETE IN PARI LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO! Ho messo questa discussione nella sezione Anime, anche se in realtà parlerò dell'opera in generale: sia anime che manga.
Farò degli spoiler, cercherò di segnalarli sempre, ma è meglio avvisare.
Io ho un particolare amore per Brotherhood: ha dei punti di forza che trovo difficilmente battibili da altri manga e nella trama vengono sviluppate delle tematiche che mi interessano in modo particolare.
Per comodità, invece di fare un discorso unico, ho diviso la mia apologia in 4 punti:
1) TRAMA /TEMATICHE
Fullmetal Alchemist parla di alchimia e cabala, due esoterismi prettamente occidentali, filtrati dal punto di vista orientale dell'autrice.
Ne parla sia grazie a camei e citazioni (homunculus, l'uomo nell'ampolla, Van Hohenheim etc.. ) sia da un punto di vista molto più profondo, inserendoli nella trama (ad esempio sul portale alchemico che conduce a vedere la Verità c'è inciso l'albero delle Sephiroth, che, secondo la Cabala, è la “raffigurazione” dei “veli” che separano l'uomo dalla vista di Dio).
Sia l'alchimia che la Cabala sono due materie che mi hanno sempre affascinato molto, quindi ritrovarle in un manga/anime è stato molto bello per me.
2) PERSONAGGI
Edward:
il protagonista è sempre il personaggio più difficile da fare. Basta pensare al fatto che il 90% dei protagonisti hanno delle caratteristiche fisse, comuni un po' a tutti: una specie di purezza-bontà [che con l'evolversi della trama verrà intaccata], un grandissimo potenziale in continuo miglioramento, grande coraggio, testardaggine o incautezza (esiste sta parola?). Sono tutte caratteristiche riconducibili a moltissimi protagonisti: Rufy, Goku, Naruto, Gon, Sena etc etc..
Vero è che ce ne sono anche molti che non seguono questo schema, ma, ciò non toglie che, sia seguendolo che non, gestire un protagonista comporta una fatica maggiore che con ogni altro personaggio secondario. Se infatti con un secondario ci si può abbandonare a qualche stereotipo, senza causare troppi danni alla trama, con un principale gli stereotipi possono diventare veramente urtanti, se non spesso dannosi.
Edward ricorda un po' Ranma per certe caratteristiche: permaloso, premuroso col prossimo ma molto brusco nell'esprimere i sentimenti.
La cosa che mi piace di più è che Ed e Al sono bambini in mezzo agli adulti. Spesso nei manga/anime è pieno di adolescenti stra-forti (ad esempio perfetto: Naruto) che combattono quasi a pari (se non sono più forti) dei grandi. Qui invece c'è un rapporto più veritiero tra ragazzi e adulti. Gli adulti sono quelli che sanno, quelli che hanno esperienza, quelli che guidano, aiutano e consigliano i ragazzi [in pratica tutti i membri dell'esercito si sono affigliolati Ed e Al XD]; Ed e Al sono particolari, ma non sono lì solo perché serviva un protagonista adolescente per motivi di marketing, ma la loro giovane età è più che ben spiegata
sono figli della pietra filosofale
, quindi hanno una grande intelligenza e una elevata propensione all'alchimia. Ed inoltre hanno visto la Vertità.
Questa caratteristica, che io considero una delle migliori qualità, c'è anche in Shingeki. Il rapporto adulti-ragazzi è sempre totalmente verosimile: sono gli adulti
che organizzano il colpo di stato
, gli adulti che comandano e guidano; i ragazzi si trovano quasi loro malgrado immischiati nelle faccende, di cui però non hanno un controllo personale, ma eseguono solo gli ordini. E se ci sono delle eccezioni, sono ben gestite: ad esempio Armin è intelligente e spesso viene quindi ascoltato e tenuto di conto ciò che dice... ma finisce qui, non l'hanno certo fatto generale, né dato mansioni di comando.
Spesso invece in molti manga/anime ci sono adolescenti, se non addirittura bambini, che hanno posti di comando, capacità, esperienze etc.. che dovrebbero avere persone molto più mature... [in realtà va bene se ce le hanno, però deve esserci un motivo valido, come per Ed che ha visto la Verità; ma questo purtroppo spesso non succede]
L'esercito di Amestris:
Il protagonista buono della storia è un esercito di assassini che ha fatto uno sterminio di innocenti. Cioè qui viene usato come buono quello che in molte altre storie è palesemente il cattivo. La difficoltà di gestire una cosa del genere è enorme. Eppure l'autrice ci è riuscita con grande successo. Nessuno oserebbe mai dire che Mustang, Riza, Huges, Armstrong etc sono i cattivi... eppure sono tutti colpevoli dello sterminio di Ishval, si sono macchiati le mani di sangue solo perché era stato loro ordinato di farlo, come dei veri nazisti. Ishval non è un avvenimento che viene raccontato e relegato nel passato, ma un dolore attuale per ognuno di loro, e ne portano di continuo addosso la colpa. Ognuno affronta e tenta di espiare la sua colpa in modo diverso (cosa che lo stesso Scar capisce e da vendicatore si trasforma addirittura in uno dei salvatori di Amestris – anzi aiuta addirittura Mustang [uno dei più grandi esecutori del massacro] quando questo è accecato dall'odio per Envy).
L'esempio più lampante è il dottor Marcoh: è uno degli eroi della storia (aiuta Scar e più volte il suo contributo è fondamentale nella lotta agli homunculus), eppure tra tutti è quello che ha fatto la cosa più atroce perché sPOILER era uno dei medici che a Ishval faceva sacrifici umani per creare la pietra.
Anche qui c'è da lodare Shingeki, che ha lo stesso pregio:
Annie Berthold Reiner.... è colpa loro se sono morte centinaia e centinaia di persone.. abbiamo visto Annie far fuori tutta la squadra di Levi... eppure.. sono cattivi? Mi viene in mente Ymir che alla domanda di Eren “chi è il nemico?” risponde “e chi lo sa?”
Anche Armin fa un discorso a riguardo, uno dei momenti meglio del manga secondo me
Roy Mustang e Riza Hawkeye:
Mustang è vanesio, pieno di se, strafottente.. se la sente tantissimo. Eppure non è antipatico. Anzi è uno dei personaggi più amati: sia dai fan [maschi e femmine], che dagli altri personaggi della storia.
Anche questa non era cosa facile da fare: creare un personaggio con queste caratteristiche e riuscire non solo a non renderlo antipatico, ma addirittura a renderlo figo, non è cosa da tutti.
Personalmente la storia d'amore tra Riza e Mustang è la mia preferita in assoluto [intendo tra tutte le storie d'amore in generale, non solo di Brotherhood]: protezione reciproca, profonda conoscenza reciproca, mettere sempre l'altro prima di se. La cosa bella è che l'autrice non sta a tediarti con scene romantiche e noiose di dichiarazioni o cose così [anche perché in un anime del genere sarebbero del tutto fuori luogo]: si amano, lo sanno [una cosa che odio e che c'è in quasi tutti i manga è quando due personaggi sono palesemente innamorati, ma per motivi di orgoglio o vergogna non si dichiarano mai... gli unici che scuso sono Ranma e Akane, ma perché è un manga demenziale e tutte le situazioni che si creano a questo riguardo sono per far ridere].
Alcune delle scene più belle hanno per protagonisti proprio Roy e Riza:
quando Roy viene obbligato a fare la trasmutazione, quando Roy sconfigge Lust, il combattimento contro Envy
.
Militari:
In realtà ci sono tantissimi personaggi molto belli nell'esercito: Maes Huges, il maggiore Armstrong, il generale Armstrong, Maria Ross, la squadra di Mustang (ha una squadra proprio come Levi XD) etc, etc... però se mi dovessi mettere davvero a parlare di ognuno di loro non ne caveremmo più le gambe... [lo stesso vale per altri personaggi non militari come la maestra Izumi, Pinako, il medico legale, Barry il macellaio, etc..]
3) LA VERITÀ e LA MORALE DELLA STORIA
La Verità, ovvero Dio. La definizione che viene data di Dio, anzi meglio, la definizione che la verità da di se stessa è molto bella perché racchiude in se tutti i concetti di Dio di tutte le religioni:
“Io sono quello che chiamano Mondo, o forse Universo, o magari Fondatore, oppure Verità, o tutte queste cose messe insieme, o nessuna di queste, e comunque sia... io sono anche te.”
Mondo e Universo sono dei concetti orientali (dove la divinità tende al panteismo), Dio è il Mondo: nel Buddismo, tutto è uno e uno è tutto. Fondatore è il concetto di divinità dei tre grandi monoteismi occidentali. Verità è il nome cristiano di Gesù [quid est veritas?]. Lui è tutte queste cose messe insieme, per sua stessa ammissione. Ma anche nessuna di queste. “Io sono anche te”: la realtà torna verso l'uomo... l'uomo è il centro della divinità e del mondo. Sia in occidente (l'uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio) (Gesù è il figlio dell'Uomo), sia in Oriente (perché tutto è uno e uno e tutto: l'uomo fa parte di un sistema che è esso stesso divino).
La Verità è strafottente e tratta tutti dall'alto in basso. All'inizio si può credere sia solo perché è una divinità e che quindi, in quanto tale, si senta superiore agli uomini.
Però alla fine si capisce che non è questo il motivo: lo è perché punisce i superbi. Tutti quelli che arrivano davanti al Fondatore sono superbi, perché si sono fatti creatori al suo posto. Punisce il piccolo uomo nell'ampolla... perché fino alla fine non riesce a capire dove ha sbagliato (e il suo errore non era nello sterminio – badate bene, non è per quello che viene punito – ma nel modo in cui ha ricercato la libertà), e “premia” Edward, perché rinuncia alla sua Alchimia per il fratello, facendo un gesto estremo di generosità.
4) ALCUNE SCENE –
IMPO!!! TUTTO IL PUNTO 4 È SPOILERAlcune scene sono dei picchi di bellezza:
Episodio 60: si attiva il cerchio alchemico di Amestris e le anime di tutti gli abitanti vengono risucchiate. Il Padre si fonde col Fondatore. Scena incredibile da vedere... con una colonna sonora bellissima.
Episodio 30: è bellissimo tutto l'episodio in generale (sopratutto mi piace il rapporto che c'è tra Riza ed Edward) però c'è una scena che mi piace particolarmente: quando Kimblee dice a Riza “Puoi dire con assoluta sincerità che quando colpisci un nemico non provi nemmeno un istante di soddisfazione? Che non ti dici << Preso! >> e non ti senti orgogliosa della tua bravura?”
Episodio 63: il dialogo tra il piccolo uomo nell'ampolla e il Fondatore.
La morte di Bradley e quella di Envy: sono in due episodi diversi, però, dato che mi sto dilungando davvero troppo, cerco di stringere :-) Due tra le morti più belle di tutto l'anime,
Envy che muore d'invidia per gli uomini, Bradley che muore in pace, sostenendo di aver avuto una bella vita
SPOILER
ci sono anche la scena dove Ed disseppellisce il cadavere della mamma e la storia dell'alchimista Intrecciavite... ma quelle più che belle so abbastanza agghiaccianti.
CONCLUDENDO
In realtà Shingeki, in una visione d'insieme, è un opera migliore. L'autore riesce meglio a gestire la trama, tenendo sempre alta la tensione e dosando i colpi di scena. Il risultato è una storia uniforme e coerente non solo nel suo sviluppo, ma anche per il rating.
Brotherhood invece, da questo punto di vista, è troppo altalenante... non solo si passa da scene troppo serie a scene troppo idiote con una velocità disarmante, ma spesso, in mezzo a questa storia con tematiche estremamente complesse e profonde, ci sono alcuni personaggi o episodi un po' fuori luogo, perché troppo superficiali... creati per un pubblico di età più bassa (ad esempio la storia del panda nano).
Chi ha avuto la pazienza di leggere tutto ha visto che non parlo solo di Fullmetal, ma esprimo vari pareri generali su anime/manga vari (quali tipi di trame sono migliori, quali tipi di personaggi sono migliori etc..); mi piacerebbe sapere la vostra opinione in proposito... anzi se ci sono pareri contrari li ascolto più che volentieri, mi piacerebbe fare un po' di dibattito... quindi argomentate! ;-)
In ogni caso ho parlato abbastanza diffusamente anche di Shingeki. Ci sono un po' di spunti da approfondire se c'è qualcosa che vi interessa maggiormente.
ps: grazie dell'attenzione... in realtà, ci crediate o no, avevo molte altre cose da dire
Spero di non aver fatto troppi errori, se ne vedete segnalatemeli.
Edited by Rabi Loew - 20/3/2016, 13:58