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Berserk - il manga di Kentaro Miura, Anche noto come il manga che verrà sicuramente concluso postumo

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view post Posted on 21/10/2017, 00:35     +1   +1   -1

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CITAZIONE (wrager @ 20/10/2017, 19:54) 
Nemmeno io riuscirei a dare un nome alle saghe, anche perché spesso capita che vi siano più capitoli consecutivi con lo stesso nome e quindi si è portati a pensare che quella sia una saga, solo che poi cambia di nuovo nome. Ad esempio Golden Age ed Eclissi non saprei collocarle all'interno della storia, perché non saprei quando finisce la prima ed inizia la seconda. Ci vuole un esperto di Berserk che ci illumini a tal proposito :sisi:

E' così, e forse è proprio una cosa approssimativa per tutti, non credo sia mai stato stabilito ufficialmente dove finisca golden age e inizi eclisse... (ma non ci sono arrivata quindi potrei sbagliarmi). Tanto è giusto per capirsi a grandi linee, se uno vuol essere preciso dice il nome del capitolo e via.


CITAZIONE (wrager @ 20/10/2017, 19:54) 
come avrai potuto notare, io sono invece affezionato ai nomi italiani di Gatsu e Grifis :lol:

Ti dirò, alla fine Gatsu mi piace di più, infatti uso entrambe le versioni a seconda dell'interlocutore XD Grifis invece no :nono:


CITAZIONE (wrager @ 20/10/2017, 19:54) 
Il personaggio a cui mi riferivo era Caska quando viene salvata da Gatsu che per scaldarla è costretto a denudarla per poi abbracciarla. La dolcezza alla quale mi riferivo nasce dal fatto che Caska è rappresentata nuda in maniera spontanea, naturale, quasi che uno si scorda che sia nuda. Tutta quella naturalezza è poi enfatizzata dalla verosimiglianza della storia attorno, ovvero che a causa dei dolori mestruali Caska non era in perfetta forma per la battaglia. E poi è semplicemente dolce la scena in cui Gatsu lo scopre ("Oddio, è ferita! ...Ah... è per questo che allora stava male <_<" cucciolo di Gatsu ingenuo e puro, nonostante è da quando ha memoria che dilania interiora umane :asd:)

E' vero, e quella scena mi è piaciuta tanto :3 Ecco, si tratta proprio di naturalezza e spontaneità. Già il fatto che si parli di mestruazioni di un personaggio femminile, cosa che non succede quasi mai e sempre molto marginalmente... Miura invece ha preso un fatto imbarazzante e insolito e ci ha costruito sopra una marea di cose: un evento importante per la trama, un momento di condivisione fra due personaggi principali, e un'occasione per far emergere alcuni aspetti di questi due personaggi, in quanto Caska lo vive come debolezza e ostacolo verso l'essere una guerriera, mentre per Gatsu diventa l'opposto, "è duro essere una donna" è a suo modo un complimento verso di lei. Bellissimo!


CITAZIONE (wrager @ 20/10/2017, 19:54) 
Hai ragione, il destino è uno dei capisaldi dell'opera. Viene citato continuamente dai vari personaggi (Zodd, i 5 della mano di Dio, Grifis e Gatsu, anche se loro parlano più di sogno ed ambizione) e sembra quasi che l'autore lo enfatizzi volutamente in modo da contrapporgli poi la sorte che riserverà a Gatsu: lui che era destinato a morire neonato, lui che era destinato a morire stupidamente in una delle battaglie in cui si lanciava, lui che era destinato a combattere per il sogno di Grifis, lui che era destinato a morire quando Grifis avesse perso ogni ambizione. È bello notare come Grifis, al momento della sua introduzione, sia già un personaggio formato, con la propria caratterizzazione e le proprie ambizioni, mentre Gatsu è ancora in fase di cambiamento. Sarà proprio il rapporto con Grifis a mutarlo definitivamente e, paradossalmente, lui stesso sarà motivo di mutamento in Grifis. Col senno di poi, io li vedo come due personaggi che necessitavano l'uno dell'altro per completare la propria crescita finale: senza l'altro, entrambi non avrebbero mai raggiunto il proprio scopo (e forse Gatsu non ne avrebbe mai trovato uno), ma il destino ha fatto sì che si incontrassero. Ancora una volta è il destino ad avere l'ultima parola nel flusso delle vite degli esseri umani.

Vero vero; sul destino sicuramente approfondirò e approfondiremo quando sarò arrivata più avanti. Il rapporto tra Gatsu e Griffith è bello proprio per questo, sono antitetici e complementari, perfettamente speculari.


CITAZIONE (wrager @ 20/10/2017, 19:54) 
PS: Voglio un mio Pak personale :wub:

In genere le "spalle comiche", intese come personaggi che sono stati pensati per alleggerire un po' la grande tensione (nulla toglie che possano essere inseriti perfettamente nella trama, ovviamente), mi risultano fastidiose... Ma Pak devo ammettere che è tenerissimo XD


Questione flashback / non flashback:
Diciamo che entrambe le alternative hanno pro e contro.
Da un lato è vero quel che dice Wrager, il fatto di leggere il lungo flashback sapendo come va a finire rovina un po' la sorpresa, e questo credo sia oggettivo; nonostante questo, però, le impressioni durante la lettura sono molto soggettive, per esempio a me non risulta né troppo dettagliata né troppo lunga, anzi proprio l'opposto, sono avida di dettagli e approfondimenti e spero duri il più possibile! (Però forse questo è dovuto anche al fatto che già so che questa è la parte più bella del manga, quindi vorrei non finisse mai XD).
Dall'altro lato, concordo con Casmix sul fatto che è utile e giusto far capire subito al lettore quale vuole essere lo stile del manga, ovvero quello fantasy che viene presentato nella prima parte e che riprenderà dopo il flashback. Anche perché, così facendo, il lettore sa che il cambiamento di stile del flashback è dovuto ad esigenze di trama (i mercenari dell'infanzia di Gatsu non sono forti quindi non vanno a scontrarsi con i demoni; gli eventi riguardanti Griffith si svolgono prevalentemente a corte, quindi l'ambientazione si adatta al luogo, ecc... E comunque non mancano parentesi fantasy come quella di Zodd); se invece Miura fosse partito dall'inizio cronologico, qualche lettore avrebbe potuto interpretare il cambiamento come addirittura un'incertezza sulla trama, come diceva Casmix, oppure più semplicemente il lettore avrebbe preso atto del cambiamento e... tanto avrebbe potuto piacergli di più il nuovo stile, tanto avrebbe potuto rimanere deluso perché si era abituato al primo, ma in entrambi i casi sarebbe stato avvertito come un cambiamento "immotivato" e/o che non ci si aspettava. Per queste ragioni ritengo che la scelta fatta da Miura sia stata più "consona" nei confronti del lettore.
Inoltre, anche da un punto di vista puramente soggettivo (e qui a ognuno il suo) posso dire di aver preferito il metodo scelto da Miura; il viceversa mi sarebbe sembrato meno d'impatto.
Al massimo Miura avrebbe potuto, nella prima parte del manga, rivelare di meno (o nulla) sulla questione sacrifici, cosicché non avremmo saputo con precisione cosa avesse fatto Griffith per farsi odiare così tanto da Gatsu.


CITAZIONE (wrager @ 20/10/2017, 19:54) 
Quando sarai arrivata attorno ai volumi 15-16 allora commenterò il seguito dell'opera, che lì ho altrettante robe da dire

Eeeeee pensa che anche io ho già molte altre cose da dire, e ho letto solo un paio di capitoli! :asd: Questa parte è troppo bella l'adoro
 
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view post Posted on 2/11/2017, 19:46     +2   +1   -1

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Alluoora sono arrivata al vol 10 (vado lenta perché come mio solito leggo e seguo millemila cose contemporaneamente :patpat:).

Mi riprendo da qui --->
CITAZIONE (DonnaGnao @ 19/10/2017, 01:13) 
Con la compagnia dei falchi, Guts compie un’evoluzione enorme ma molto credibile: torna la voglia di vivere, che lo spinge consciamente a non rischiare la vita per nulla, ma solo per difendere i compagni ai quali si affeziona; inoltre, benché persistano in lui incrollabili dubbi, per la prima volta individua uno scopo per cui combattere ("non so se è questa la risposta che cercavo, ma ora combatto per Griffith").

Ovviamente l'idillio si spezza in fretta. Griffith inizia a cedere alla sua ambizione, sempre più machiavellico e sempre più corruttibile. E Guts, seguendo ciecamente gli ordini di quello che è diventato il suo mentore, unico porto sicuro nel mare di incertezze, finisce per sporcarsi le mani al posto suo. La catena di eventi inizia dall'assassinio del conte, in cui ci va di mezzo per errore il figlioletto. Significativo, ancora una volta, il sogno psicologico (stavolta ad occhi aperti): Zodd che uccide il piccolo Guts, ma non è Zodd, è l'attuale Guts, quello che per errore ha ucciso un ragazzino e, per riflesso, anche il suo io bambino e quella briciola di innocenza che conservava; e tutto questo in una fogna, simbolo non solo e non tanto della corruzione dell'anima, quanto del rimorso e del dolore che porta con sé, che è tanto più evidente se comparata alla figura visivamente perfetta e lucente di Griffith (che, come abbiamo già fatto notare, richiama fortemente l’iconografia cristiana), il quale invece non prova rimorso alcuno, ossessionato com'è dal suo sogno.

Qui Miura sfrutta una tempistica perfetta per inserire le parole di Griffith sull'idea – anzi, l'ideale - di sogno. Ho trovato questo argomento molto personale, e credo possa toccare da vicino chiunque... Chi di noi non ha mai provato a perseguire (e magari ci prova ancora) un sogno o un obiettivo impegnativo, che vada al di là del quieto vivere o il sopravvivere? Ovviamente i nostri obiettivi possono differire enormemente da quelli di Griffith, e possiamo non concordare con lui sul fatto che il fine giustifichi i mezzi (quanto meno i mezzi violenti), ma è semplicemente la sua profonda convinzione e dedizione a rendere Griffith molto vicino al lettore. O almeno io lo vivo così, forse anche troppo, essendo (ahimè) una persona tremendamente idealista… effettivamente per me il sogno, anzi i sogni, sono qualcosa per cui vivere, sono lo scopo della vita stessa, e per questo mi ritrovo fortemente con le parole di Griffith: "ci dà forza e ci tormenta, ci fa vivere e ci uccide […] Se si nasce uomini, si dovrebbe desiderare una simile vita. Una vita da martiri spesa in nome di un dio chiamato Sogno".
Come per Guts, anche per Griffith la caratteristica distintiva non è l'estrema bravura con la sciabola, o l'intelligenza o l'arguzia: Caska ci dice che ''sarebbe facile descriverlo solo come un uomo forte... Griffith non era forte, all'inizio... lo è diventato col tempo", e tutto ciò per realizzare il suo sogno. La sua caratteristica è proprio questa incrollabile fede.
E' interessante anche notare che, in questa accezione di sogno, non ha molta importanza la natura e la portata: ogni sogno merita di essere vissuto, può essere anche la creazione di una spada. (A proposito della creazione di una spada: era subito chiaro che la spada si riferisse a Guts, ma è stato bello quando poi Guts, durante la sua lontananza dalla squadra, abbia incontrato proprio un fabbro dedito solo alla creazione di spade come sua unica realtà.) Tuttavia è anche vero che "ci sono sogni tali da spazzare via tutti gli altri", che è il modo in cui Griffith interpreta il suo. E da qui partirebbe una filippica sul concetto di "superiorità" che Griffith avverte in sé stesso, allacciato alla predestinazione, ma magari ci tornerò più in là.

Similmente, ho trovato molto interessante la sua concezione di amicizia (almeno nell'ambito di cui tratta il manga, è chiaro che poi si possa aggiungere molto altro). Un amico visto come una persona alla pari, e non come un "seguace". Può sembrare una cosa banale, ma basta correggere un attimo la prospettiva: quante volte capita di vedere persone che, consciamente o inconsciamente, per un milione di possibili motivi, si lasciano trasportare dal comportamento o dagli obiettivi di qualcun altro, reprimendo la propria personalità. Questo manga riesce a cogliere tantissimi aspetti dell'essere umano (sia intrapersonali che interpersonali) talmente istintivi e viscerali che qualunque lettore può sentirsi coinvolto.
Poi è bellissimo che sia questa la chiave di volta per Guts: rendersi conto di non essere una persona "a sé stante", e quindi di non rientrare nella definizione di "amico" di Griffith. A questo punto Guts è costretto a rimettere in discussione tutta la sua persona, e ad interrogarsi sul concetto di "sogno" e "scopo" di cui si parlava prima. E questo scopo non potrà essere altro che la spada, unica costante della sua vita, simbolo del combattere inteso sia come il non arrendersi mai (che è sempre stata la sua peculiarità), sia come un modo effettivo per superarsi costantemente (paragone con Griffith), fino ad essere scintilla di vita (paragone col vecchio fabbro). Tutta questa presa di coscienza e conseguente percorso già di per sé hanno il loro spessore. Si aggiunga poi il fatto che il riscattarsi di Guts viene fuori non da un ideale astratto, del tipo "voglio diventare una persona indipendente e completa, con un mio sogno", questo sarebbe stato un passo avanti troppo grande... il suo riscattarsi è invece ancora legato a sentimenti molto umani e viscerali: profonda delusione prima, e rivalsa poi, nei confronti di Griffith (“ora voglio raggiungerlo con qualcosa di mio”). Bellissimo. (Tra l’altro non me lo aspettavo che Guts avrebbe lasciato la compagnia in questo punto dell'opera.)

Questo mi porta direttamente al giorno della partenza. Lo scontro tra Guts e Griffith, ragazzi che scena... Per farvi capire: a me in genere dei combattimenti frega una cippa, quasi li leggo di fretta perché mi interessa solo chi vince e chi perde XD (a meno che non ci siano dettagli importanti per la trama o significati / simbolismi dietro). Ma in questo scontro Miura ha creato una tensione e un pathos magistrali... che non ho quasi mai riscontrato prima o altrove. A maggior ragione che si risolve in UNA sola mossa... tutta la tensione e l’attenzione riversata su una sola tavola. Magnifico.
Inoltre in questo scontro credo si abbia il primo vero collasso morale di Griffith: se Guts non può essere suo, meglio che muoia (e per mano sua). Finora si era limitato a far combattere i propri compagni per la sua causa (e loro erano liberi di farlo o meno), oppure causare la morte dei nemici politici... Ora siamo su un altro livello. Il passo è importante.

Un'altra raffigurazione molto umana è quella del passato di Caska, e del modo in cui si è approcciata a Griffith. Oltre la storia in sé, mi è piaciuto un fatto: il sentimento che Caska nutre per Griffith viene analizzato sotto più punti di vista, intendendolo ora come ammirazione, ora come amore, ora come ossessione... Si percepisce perfettamente, nel corso della lettura, la natura complessa e controversa di questo legame. E’ un dettaglio assolutamente fondamentale (e raro). Per conseguenza, assume spessore anche la gelosia che Caska nutre nei confronti di Guts, e così fa ancora più tenerezza quando poi iniziano ad avvicinarsi, fino a creare un forte legame.
Del resto Caska è un personaggio a tutto tondo, proprio come Guts e Griffith: anche lei si mostra agli altri come una persona tutto d’un pezzo solo per nascondere tante fragilità. Ed è bellissimo quando la vulnerabilità esce allo scoperto, come quando Guts ritrova la squadra dei falchi e subito è al fianco di Caska per sostenerla in quel momento difficile. Se a primo impatto si mostra risentita e distante, basta poco per mandar giù le difese e sfogarsi a cuore aperto. E si raggiungono momenti di dolcezza disarmante.

Guts e Caska insieme sono l'amore :wub: Sono abbastanza complementari laddove serve (Caska ha fede - non nei sogni ma nelle persone - mentre Guts è alla continua ricerca di uno scopo, Caska è disciplinata e affidabile mentre Guts è istintivo e impulsivo, ecc.), e hanno poi dei punti in comune (testardaggine, irascibilità, visceralità nel lasciar fluire i sentimenti, come anche il fatto che siano entrambi abbastanza impacciati XD) che non fanno altro che aumentare l'interesse reciproco. Interessante anche come entrambi si identifichino nel simbolo della spada: per entrambi è stato il primo mezzo di sopravvivenza e continua ad esserlo, con la differenza però che Caska la userà totalmente al servizio di Griffith (e per riflesso in difesa della sua squadra), per i motivi detti sopra, mentre Guts la identificherà come il suo scopo personale, its own personal jesus.
Il rapporto d'amore (sia in generale, che nello specifico il sesso) tra Guts e Caska mi ha molto colpito, positivamente intendo. Era chiaro che Miura avesse uno stile molto diverso dagli autori a cui siamo (o almeno io) più abituati, ma ha fatto ancora più effetto vederlo in atto nei legami affettivi tra i personaggi: riesce incredibilmente ad essere crudo spontaneo e tenero contemporaneamente... tre punti che individuano una circonferenza, nel senso che è proprio un circolo continuo. E' tanto singolare quanto perfetto. E questo sia quando i personaggi semplicemente interagiscono o battibeccano o si sostengono, sia nelle scene d'amore.

Sulla scena d'amore tra Guts e Caska ci sarebbe tanto da dire. Essendo un momento di condivisione, così come di vulnerabilità, emerge il lato più umano dei personaggi, cosa che a Miura riesce benissimo. Nonostante questi due abbiano iniziato gradualmente ad amarsi già da tempo, ciascuno di loro permette a sé stesso di abbandonarsi all'amore fisico solo nel momento in cui tutto il resto sta crollando e si fa fatica ad andare avanti (soprattutto per Caska), o comunque in un momento di sofferenza e tensione. E questo è molto umano. Apro una piccola parentesi riprendendo un paragone che si è fatto mesi fa nel thread di Tokyo Ghoul, per chi fosse interessato ^_^ (credo non interessi a tutti ed è comunque spoiler quindi metto sotto spoiler)
Ricordo (lo lessi molto in ritardo) che metteste a confronto questa scena d'amore con quella tra Kaneki e Touka, osservando come, nonostante gli stili dei due autori siano molto diversi, narrativamente i due momenti hanno avuto delle strutture comuni. Ora ho potuto notarlo anche io, il fatto di amarsi in un momento di vulnerabilità... E' un parallelismo molto interessante, vedere come ogni autore carpisce una stessa realtà, rielaborandola con stili tanto diversi. Mi ritrovo molto con quello che diceste: ogni manga / autore ha il suo stile che si confà al suo contesto, quindi non avrebbe senso dire "avrei preferito qualcosa di diverso in quella situazione", anche se poi è chiaro che ogni lettore si ritrova a preferirne uno piuttosto che un altro. Alla fine anche io in linea di massima tendo a preferire lo stile di Ishida, però devo dire che è stato molto stimolante guardare le cose con altri occhi, da un punto di vista diverso da quello a cui ci si sente più affini.

Inoltre, parlando sempre di questa scena, ci si ricollega subito al discorso di Wrager sulla nudità e la spontaneità, "che quasi ti scordi che è nuda", come dicevi, e crea un effetto dolce. In più stavolta si aggiunge un contrasto: l'elemento di estremo realismo, che convive con tutto il resto, in questa scena diventa veicolo per richiamare alla memoria di Guts la violenza subita, che arriva addirittura ad estraniarlo e fargli perdere il controllo. E' stato un momento interessante (anche perché è una cosa che spesso succede nella vita reale così come in letteratura, ma poco nei fumetti per il grande pubblico, essendo molto delicato da rappresentare, con le immagini ancor più che con le parole... ma ormai lo abbiamo capito che Berserk è orgogliosamente sui generis nel porsi al grande pubblico). Del resto anche gli altri rapporti d'amore mostrati nel manga portano con sé una componente di violenza, come Griffith nel rapporto con la principessa Charlotte, che anzi è un puro momento di sfogo, e si addice perfettamente al particolare tipo di violenza di questo personaggio, a tratti latente o repressa, a tratti piegata alle circostanze per un bene superiore, e quando meno te lo aspetti esplode.

Griffith post partenza di Guts:
Cavoli non mi aspettavo una caduta così rovinosa per il falco bianco... Come dice Caska, Guts è l'unico che sia riuscito ad intaccare l'assoluta concentrazione di Griffith nel perseguire i suoi scopi. E, parlo almeno per me, mi sono ritrovata proprio nei suoi panni: mi sono stupita quanto lui nell'accorgersi della portata di questa interferenza e della conseguente frattura. Griffith perde velocemente il controllo delle proprie azioni, e cade quasi in preda ad un delirio durante quella scena di sesso... la resa da parte di Miura è spettacolare. Questo errore gli costerà tutto. Molto intensi i momenti della tortura; pur essendo consapevole dell'enorme perdita di tutto ciò che aveva faticosamente costruito, sembra quasi che in parte si sia liberato di un peso, lo vediamo quasi ritrovare quell'infallibile lucidità di un tempo, nel mettere a nudo le ossessioni e le debolezze del re (che fino a quel momento era sembrato giusto ed equilibrato).


Per ora meglio se mi fermo qui, non è venuto fuori un commento lineare come volevo XD
Rispondete in tanti, mi piacerebbe conoscere l'opinione di tutti :flower:
 
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view post Posted on 4/11/2017, 15:02     +3   +1   -1
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CITAZIONE (DonnaGnao @ 2/11/2017, 19:46) 
Alluoora sono arrivata al vol 10 (vado lenta perché come mio solito leggo e seguo millemila cose contemporaneamente :patpat:).

Mi riprendo da qui --->
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Con la compagnia dei falchi, Guts compie un’evoluzione enorme ma molto credibile: torna la voglia di vivere, che lo spinge consciamente a non rischiare la vita per nulla, ma solo per difendere i compagni ai quali si affeziona; inoltre, benché persistano in lui incrollabili dubbi, per la prima volta individua uno scopo per cui combattere ("non so se è questa la risposta che cercavo, ma ora combatto per Griffith").

Ovviamente l'idillio si spezza in fretta. Griffith inizia a cedere alla sua ambizione, sempre più machiavellico e sempre più corruttibile. E Guts, seguendo ciecamente gli ordini di quello che è diventato il suo mentore, unico porto sicuro nel mare di incertezze, finisce per sporcarsi le mani al posto suo. La catena di eventi inizia dall'assassinio del conte, in cui ci va di mezzo per errore il figlioletto. Significativo, ancora una volta, il sogno psicologico (stavolta ad occhi aperti): Zodd che uccide il piccolo Guts, ma non è Zodd, è l'attuale Guts, quello che per errore ha ucciso un ragazzino e, per riflesso, anche il suo io bambino e quella briciola di innocenza che conservava; e tutto questo in una fogna, simbolo non solo e non tanto della corruzione dell'anima, quanto del rimorso e del dolore che porta con sé, che è tanto più evidente se comparata alla figura visivamente perfetta e lucente di Griffith (che, come abbiamo già fatto notare, richiama fortemente l’iconografia cristiana), il quale invece non prova rimorso alcuno, ossessionato com'è dal suo sogno.

Qui Miura sfrutta una tempistica perfetta per inserire le parole di Griffith sull'idea – anzi, l'ideale - di sogno. Ho trovato questo argomento molto personale, e credo possa toccare da vicino chiunque... Chi di noi non ha mai provato a perseguire (e magari ci prova ancora) un sogno o un obiettivo impegnativo, che vada al di là del quieto vivere o il sopravvivere? Ovviamente i nostri obiettivi possono differire enormemente da quelli di Griffith, e possiamo non concordare con lui sul fatto che il fine giustifichi i mezzi (quanto meno i mezzi violenti), ma è semplicemente la sua profonda convinzione e dedizione a rendere Griffith molto vicino al lettore. O almeno io lo vivo così, forse anche troppo, essendo (ahimè) una persona tremendamente idealista… effettivamente per me il sogno, anzi i sogni, sono qualcosa per cui vivere, sono lo scopo della vita stessa, e per questo mi ritrovo fortemente con le parole di Griffith: "ci dà forza e ci tormenta, ci fa vivere e ci uccide […] Se si nasce uomini, si dovrebbe desiderare una simile vita. Una vita da martiri spesa in nome di un dio chiamato Sogno".
Come per Guts, anche per Griffith la caratteristica distintiva non è l'estrema bravura con la sciabola, o l'intelligenza o l'arguzia: Caska ci dice che ''sarebbe facile descriverlo solo come un uomo forte... Griffith non era forte, all'inizio... lo è diventato col tempo", e tutto ciò per realizzare il suo sogno. La sua caratteristica è proprio questa incrollabile fede.
E' interessante anche notare che, in questa accezione di sogno, non ha molta importanza la natura e la portata: ogni sogno merita di essere vissuto, può essere anche la creazione di una spada. (A proposito della creazione di una spada: era subito chiaro che la spada si riferisse a Guts, ma è stato bello quando poi Guts, durante la sua lontananza dalla squadra, abbia incontrato proprio un fabbro dedito solo alla creazione di spade come sua unica realtà.) Tuttavia è anche vero che "ci sono sogni tali da spazzare via tutti gli altri", che è il modo in cui Griffith interpreta il suo. E da qui partirebbe una filippica sul concetto di "superiorità" che Griffith avverte in sé stesso, allacciato alla predestinazione, ma magari ci tornerò più in là.

Similmente, ho trovato molto interessante la sua concezione di amicizia (almeno nell'ambito di cui tratta il manga, è chiaro che poi si possa aggiungere molto altro). Un amico visto come una persona alla pari, e non come un "seguace". Può sembrare una cosa banale, ma basta correggere un attimo la prospettiva: quante volte capita di vedere persone che, consciamente o inconsciamente, per un milione di possibili motivi, si lasciano trasportare dal comportamento o dagli obiettivi di qualcun altro, reprimendo la propria personalità. Questo manga riesce a cogliere tantissimi aspetti dell'essere umano (sia intrapersonali che interpersonali) talmente istintivi e viscerali che qualunque lettore può sentirsi coinvolto.
Poi è bellissimo che sia questa la chiave di volta per Guts: rendersi conto di non essere una persona "a sé stante", e quindi di non rientrare nella definizione di "amico" di Griffith. A questo punto Guts è costretto a rimettere in discussione tutta la sua persona, e ad interrogarsi sul concetto di "sogno" e "scopo" di cui si parlava prima. E questo scopo non potrà essere altro che la spada, unica costante della sua vita, simbolo del combattere inteso sia come il non arrendersi mai (che è sempre stata la sua peculiarità), sia come un modo effettivo per superarsi costantemente (paragone con Griffith), fino ad essere scintilla di vita (paragone col vecchio fabbro). Tutta questa presa di coscienza e conseguente percorso già di per sé hanno il loro spessore. Si aggiunga poi il fatto che il riscattarsi di Guts viene fuori non da un ideale astratto, del tipo "voglio diventare una persona indipendente e completa, con un mio sogno", questo sarebbe stato un passo avanti troppo grande... il suo riscattarsi è invece ancora legato a sentimenti molto umani e viscerali: profonda delusione prima, e rivalsa poi, nei confronti di Griffith (“ora voglio raggiungerlo con qualcosa di mio”). Bellissimo. (Tra l’altro non me lo aspettavo che Guts avrebbe lasciato la compagnia in questo punto dell'opera.)

Questo mi porta direttamente al giorno della partenza. Lo scontro tra Guts e Griffith, ragazzi che scena... Per farvi capire: a me in genere dei combattimenti frega una cippa, quasi li leggo di fretta perché mi interessa solo chi vince e chi perde XD (a meno che non ci siano dettagli importanti per la trama o significati / simbolismi dietro). Ma in questo scontro Miura ha creato una tensione e un pathos magistrali... che non ho quasi mai riscontrato prima o altrove. A maggior ragione che si risolve in UNA sola mossa... tutta la tensione e l’attenzione riversata su una sola tavola. Magnifico.
Inoltre in questo scontro credo si abbia il primo vero collasso morale di Griffith: se Guts non può essere suo, meglio che muoia (e per mano sua). Finora si era limitato a far combattere i propri compagni per la sua causa (e loro erano liberi di farlo o meno), oppure causare la morte dei nemici politici... Ora siamo su un altro livello. Il passo è importante.

Un'altra raffigurazione molto umana è quella del passato di Caska, e del modo in cui si è approcciata a Griffith. Oltre la storia in sé, mi è piaciuto un fatto: il sentimento che Caska nutre per Griffith viene analizzato sotto più punti di vista, intendendolo ora come ammirazione, ora come amore, ora come ossessione... Si percepisce perfettamente, nel corso della lettura, la natura complessa e controversa di questo legame. E’ un dettaglio assolutamente fondamentale (e raro). Per conseguenza, assume spessore anche la gelosia che Caska nutre nei confronti di Guts, e così fa ancora più tenerezza quando poi iniziano ad avvicinarsi, fino a creare un forte legame.
Del resto Caska è un personaggio a tutto tondo, proprio come Guts e Griffith: anche lei si mostra agli altri come una persona tutto d’un pezzo solo per nascondere tante fragilità. Ed è bellissimo quando la vulnerabilità esce allo scoperto, come quando Guts ritrova la squadra dei falchi e subito è al fianco di Caska per sostenerla in quel momento difficile. Se a primo impatto si mostra risentita e distante, basta poco per mandar giù le difese e sfogarsi a cuore aperto. E si raggiungono momenti di dolcezza disarmante.

Guts e Caska insieme sono l'amore :wub: Sono abbastanza complementari laddove serve (Caska ha fede - non nei sogni ma nelle persone - mentre Guts è alla continua ricerca di uno scopo, Caska è disciplinata e affidabile mentre Guts è istintivo e impulsivo, ecc.), e hanno poi dei punti in comune (testardaggine, irascibilità, visceralità nel lasciar fluire i sentimenti, come anche il fatto che siano entrambi abbastanza impacciati XD) che non fanno altro che aumentare l'interesse reciproco. Interessante anche come entrambi si identifichino nel simbolo della spada: per entrambi è stato il primo mezzo di sopravvivenza e continua ad esserlo, con la differenza però che Caska la userà totalmente al servizio di Griffith (e per riflesso in difesa della sua squadra), per i motivi detti sopra, mentre Guts la identificherà come il suo scopo personale, its own personal jesus.
Il rapporto d'amore (sia in generale, che nello specifico il sesso) tra Guts e Caska mi ha molto colpito, positivamente intendo. Era chiaro che Miura avesse uno stile molto diverso dagli autori a cui siamo (o almeno io) più abituati, ma ha fatto ancora più effetto vederlo in atto nei legami affettivi tra i personaggi: riesce incredibilmente ad essere crudo spontaneo e tenero contemporaneamente... tre punti che individuano una circonferenza, nel senso che è proprio un circolo continuo. E' tanto singolare quanto perfetto. E questo sia quando i personaggi semplicemente interagiscono o battibeccano o si sostengono, sia nelle scene d'amore.

Sulla scena d'amore tra Guts e Caska ci sarebbe tanto da dire. Essendo un momento di condivisione, così come di vulnerabilità, emerge il lato più umano dei personaggi, cosa che a Miura riesce benissimo. Nonostante questi due abbiano iniziato gradualmente ad amarsi già da tempo, ciascuno di loro permette a sé stesso di abbandonarsi all'amore fisico solo nel momento in cui tutto il resto sta crollando e si fa fatica ad andare avanti (soprattutto per Caska), o comunque in un momento di sofferenza e tensione. E questo è molto umano. Apro una piccola parentesi riprendendo un paragone che si è fatto mesi fa nel thread di Tokyo Ghoul, per chi fosse interessato ^_^ (credo non interessi a tutti ed è comunque spoiler quindi metto sotto spoiler)
Ricordo (lo lessi molto in ritardo) che metteste a confronto questa scena d'amore con quella tra Kaneki e Touka, osservando come, nonostante gli stili dei due autori siano molto diversi, narrativamente i due momenti hanno avuto delle strutture comuni. Ora ho potuto notarlo anche io, il fatto di amarsi in un momento di vulnerabilità... E' un parallelismo molto interessante, vedere come ogni autore carpisce una stessa realtà, rielaborandola con stili tanto diversi. Mi ritrovo molto con quello che diceste: ogni manga / autore ha il suo stile che si confà al suo contesto, quindi non avrebbe senso dire "avrei preferito qualcosa di diverso in quella situazione", anche se poi è chiaro che ogni lettore si ritrova a preferirne uno piuttosto che un altro. Alla fine anche io in linea di massima tendo a preferire lo stile di Ishida, però devo dire che è stato molto stimolante guardare le cose con altri occhi, da un punto di vista diverso da quello a cui ci si sente più affini.

Inoltre, parlando sempre di questa scena, ci si ricollega subito al discorso di Wrager sulla nudità e la spontaneità, "che quasi ti scordi che è nuda", come dicevi, e crea un effetto dolce. In più stavolta si aggiunge un contrasto: l'elemento di estremo realismo, che convive con tutto il resto, in questa scena diventa veicolo per richiamare alla memoria di Guts la violenza subita, che arriva addirittura ad estraniarlo e fargli perdere il controllo. E' stato un momento interessante (anche perché è una cosa che spesso succede nella vita reale così come in letteratura, ma poco nei fumetti per il grande pubblico, essendo molto delicato da rappresentare, con le immagini ancor più che con le parole... ma ormai lo abbiamo capito che Berserk è orgogliosamente sui generis nel porsi al grande pubblico). Del resto anche gli altri rapporti d'amore mostrati nel manga portano con sé una componente di violenza, come Griffith nel rapporto con la principessa Charlotte, che anzi è un puro momento di sfogo, e si addice perfettamente al particolare tipo di violenza di questo personaggio, a tratti latente o repressa, a tratti piegata alle circostanze per un bene superiore, e quando meno te lo aspetti esplode.

Griffith post partenza di Guts:
Cavoli non mi aspettavo una caduta così rovinosa per il falco bianco... Come dice Caska, Guts è l'unico che sia riuscito ad intaccare l'assoluta concentrazione di Griffith nel perseguire i suoi scopi. E, parlo almeno per me, mi sono ritrovata proprio nei suoi panni: mi sono stupita quanto lui nell'accorgersi della portata di questa interferenza e della conseguente frattura. Griffith perde velocemente il controllo delle proprie azioni, e cade quasi in preda ad un delirio durante quella scena di sesso... la resa da parte di Miura è spettacolare. Questo errore gli costerà tutto. Molto intensi i momenti della tortura; pur essendo consapevole dell'enorme perdita di tutto ciò che aveva faticosamente costruito, sembra quasi che in parte si sia liberato di un peso, lo vediamo quasi ritrovare quell'infallibile lucidità di un tempo, nel mettere a nudo le ossessioni e le debolezze del re (che fino a quel momento era sembrato giusto ed equilibrato).


Per ora meglio se mi fermo qui, non è venuto fuori un commento lineare come volevo XD
Rispondete in tanti, mi piacerebbe conoscere l'opinione di tutti :flower:

Io non sono bravo come te ad articolare concetti usando 700 frasi quindi sarò molto più sintetico.
Per quanto riguarda la descrizione dei personaggi, è pressochè difficile se non impossibile per me aggiungere qualcosa che non sia stato già detto.
Per me Berserk è un manga sulla rovina dell'umanità, in quanto tale. Di come anche le cose più belle debbano scontrarsi inevitabilmente con la realtà del mondo in cui si vive, ovvero che ogni persona, qualsiasi sogno essa abbia, qualsiasi legame esso abbia costruito e desideri mantenere oppure si voglia raggiungere, sia destinato a sgretolarsi e diventare polvere.
Guts rappresenta la testardaggine del continuare ad avanzare nella vita, ma al tempo stesso l'autodistruzione che ne consegue.
Donna dice che non si può vivere senza un sogno, però si può anche morire a causa di esso.
Griffith ha un sogno principalmente di potere, ed ha camminato sui corpi di molta gente pur di arrivare dove è ora, e quello che ci ha guadagnare è il ritrovarsi a perdere tutto, ed in seguito... bhè poi si vedrà.
Guts, cercava un amico come anche una persona che potesse chiamare davvero famiglia. Gabbino lo ha cresciuto è vero, ma non gli ha mai dato l'amore che ogni persona cerca disperatamente. Perciò anche Guts a modo suo ha inseguito qualcosa, ovvero un "posto" da chiamare casa, ed esso non è per forza una località ma può essere anche il cuore di qualcuno. Di un amico, di una donna. Questo volersi dimostrare degno di quell'affetto porterà anche lui a autodistruggersi.
Non posso andare molto avanti con il discorso, però a me Berserk ha mostrato quanto la brama sia tra i motivi del collasso dell'umanità. La brama non è per forza solo di ricchezza. Quello è il caso principalmente di Griffith. Per Guts come per Caska è puramente un affetto che li faccia vivere serenamente. Per altri personaggi del manga è desiderio sessuale, etc.
Tutto ciò ti porta a perdere di vista la tua di umanità, e nella maggior parte delle volte a diventare veri proprio demoni.
Nella vita reale sono ancora "persone", ma qui in Berserk essendo fantasy, non è semplicemente l'anima a mutare, ma anche il corpo.
Certo poi c'è la brava gente, quella che si accontenta della vita che ha, quella che non viola la libertà di altri nè la violenta. C'è gente umile, chi ingenua, chi anche timorosa semplicemente. Però, queste persone non sono altro che carne da macello in questo manga, e in fin dei conti anche nella vita vera.
Ecco per me Berserk è questo. Puoi sognare e faticare quanto cazzo vuoi nella vita, ma alla fine vieni o mangiato oppure mangi, e nel qual caso sia tu la vittima e riesci a sopravvivere, niente tornerà ad essere come era prima, e non puoi far altro che continuare una infinita guerra per cercare di rimettere i pezzi, e/o per vendicarti di ciò che ti è stato fatto, ma alla fine qualsiasi cosa porta solo ad una lenta agonia. La vita è così. E' un giro di ruota. Sei ti va bene sei salvo per un altro turno, altrimenti è game over
Quanto si è testardi poi nella vita, dipende da persona a persona. Il concetto è sopravvivi finchè puoi.
E' uno riflesso più o meno fedele di un grande specchio chiamato umanità.
 
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view post Posted on 4/11/2017, 15:51     +1   -1
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Guarnigione

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In sintesi :V:

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Edited by Gamber - 4/11/2017, 20:09

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view post Posted on 5/11/2017, 23:35     +2   +1   -1

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@ Casmix
:flower: Semplicemente perfetto, concordo pienamente su tutto.

CITAZIONE (Casmix; @ 4/11/2017, 15:02) 
anche Guts a modo suo ha inseguito qualcosa, ovvero un "posto" da chiamare casa, ed esso non è per forza una località ma può essere anche il cuore di qualcuno. Di un amico, di una donna. Questo volersi dimostrare degno di quell'affetto porterà anche lui a autodistruggersi.
Non posso andare molto avanti con il discorso, però a me Berserk ha mostrato quanto la brama sia tra i motivi del collasso dell'umanità. La brama non è per forza solo di ricchezza. Quello è il caso principalmente di Griffith. Per Guts come per Caska è puramente un affetto che li faccia vivere serenamente. Per altri personaggi del manga è desiderio sessuale, etc.

Interessante questo punto di vista, considerare come brama anche il cercare una famiglia o degli affetti... Non lo avevo mai considerato così, siccome a primo impatto considero brama qualcosa di eccessivo e/o di non positivo, mentre desiderare degli affetti è un qualcosa di positivo e genuino per l'essere umano... Eppure il risultato per Guts e Caska è stato quello che dici tu, li ha portati loro malgrado alla rovina.


@ Gamber
Quello è un altro aspetto di cui mi piacerebbe discutere (si salvi chi può :asd: "Fuggite, sciocchi!")




P.S.
CITAZIONE (Casmix; @ 5/11/2017, 21:26) 
A quanto vedo Donna ha una rivale nello scrivere papiri :asd:

:asd: E pensa che nel forum non sono mai stata quella che scrive i maggiori papiri... Saka ne sa qualcosa :rolleyes:
 
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view post Posted on 29/11/2017, 12:41     +3   +1   -1
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Oh boi oh boi cosa abbiamo qui? Vi siete proprio sbizzarriti in mia assenza, monellacci! (vi adoro :flower:)
Donna hai scritto analisi stupende, alla mia prima lettura non avevo colto metà dei concetti che hai sviscerato tanto dettagliatamente. Ora vi chiedo: a che punto siamo? Qual è la mia libertà di parola? Vorrei approfondire pesantemente su Griffith e soprattutto il rapporto tra Guts e Griffith. Mettiamoci pure una spolverata di predestinazione e l'Idea del Male... Are you ready for a shit ton of useless delusions??
 
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view post Posted on 29/11/2017, 19:08     +2   +1   -1

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CITAZIONE (Sakanade @ 29/11/2017, 12:41) 
Oh boi oh boi cosa abbiamo qui? Vi siete proprio sbizzarriti in mia assenza, monellacci! (vi adoro :flower:)
Donna hai scritto analisi stupende, alla mia prima lettura non avevo colto metà dei concetti che hai sviscerato tanto dettagliatamente. Ora vi chiedo: a che punto siamo? Qual è la mia libertà di parola? Vorrei approfondire pesantemente su Griffith e soprattutto il rapporto tra Guts e Griffith. Mettiamoci pure una spolverata di predestinazione e l'Idea del Male... Are you ready for a shit ton of useless delusions??

Ciaoooo :flower: Ma grazie :3

Io sono al volume 13, il delirio è giunto, quindi potete sbizzarrirvi su Griffith, predestinazione, Mano di Dio e tutto ciò che riguarda l'eclissi.
Si dia inizio alle danze, aprite il vaso di Pandora, liberate i cani.
 
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view post Posted on 6/12/2017, 21:31     +4   +1   -1
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News flash!!!!!
Berserk dovrebbe tornare questo mese
 
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view post Posted on 31/12/2017, 11:08     +1   -1
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CITAZIONE (Sakanade @ 6/12/2017, 21:31) 
News flash!!!!!
Berserk dovrebbe tornare questo mese

Confermo, è uscito il capitolo qualche giorno fa.
 
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view post Posted on 26/3/2018, 19:27     +1   -1
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Non so chi abbia letto l'ultimo capitolo, ma con tutti i doni che poteva dare,
perchè dai un cazzo di vestito che sembra un intimo da bottana proprio a Caska che si è ripresa mo dal periodo post-stupro?!
Miura ormai se sta a diverti a perculare i suoi stessi personaggi :fg:
 
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view post Posted on 26/4/2018, 16:24     +1   -1
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In effetti miura ha fatto il furbo non facendo avere in caska il periodo dello stupro anche se dal prossimo credo ricorderà ahimè per lei
 
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