| Ciao a tutti! Non avevo in mente di creare un topic apposta per questa poesia, ma poiché ne ho appena scritto la parafrasi avevo voglia di condividerla con voi. Eccoci qui con l'ennesimo omaggio al mio personaggio preferito  Questa volta, utilizzando un genere a me completamente ignoto  As usual, se volete potete leggerla sul sito di fanfiction dove sono solita pubblicare le mie storie. Spoiler capitolo 84"Riposo"
Bertolt, tu
Figlio di qualcuno
Complice di un universo
Sporco.
Nolente, segui un destino
Malsano.
Devoto, vesti una morte
Che temi.
Ti temi
Ma rassegnato, vivi
E ingenuo, ami.
E cresci, e impari
E mietendo, piangi.
E dimentichi, vai avanti
Fedele, il destino segui
Silente, la fine preghi.
Veloce, indolore
Letto di un corpo stanco
Premio di un guerriero
Ligio.
E giunge
Turbolenta, e di pietà
Assente.
E capisci
Che non la vuoi.
Capisci
Che non sei mai nato.
Urli, e da solo
Muori
Affamato
Del ricordo
Di qualcosa
Di tuo.
Bertolt, tu
Figlio di qualcuno
Complice di un universo
Sporco.
Bertolt, sei stato messo al mondo da genitori che, così facendo, hanno contribuito a renderlo un posto peggiore.
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Nolente, segui un destino
Malsano.
Devoto, vesti una morte
Che temi.
Ora che sei qui, non puoi fare altro che seguire controvoglia un destino che ti fa soffrire. Devoto alla tua missione, uccidi come ti è chiesto di fare, anche se la morte è proprio ciò che temi di più.
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Ti temi
Ma rassegnato, vivi
E ingenuo, ami.
Hai paura della morte, e quindi hai paura anche di te stesso. Ma rassegnato al tuo ruolo, accetti di vivere passivamente finché non scopri il sentimento dell’amore.
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E cresci, e impari
E mietendo, piangi.
Più cresci, più sei consapevole di cosa sia questo sentimento. E ogni volta che uccidi, piangi per le tue vittime.
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E dimentichi, vai avanti
Fedele, il destino segui
Silente, la fine preghi.
Ma non perdi di vista il tuo dovere: sopprimi le tue emozioni e persegui con fedeltà la tua missione, anche se questa volta desideri silenziosamente di morire.
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Veloce, indolore
Letto di un corpo stanco
Premio di un guerriero
Ligio.
Immagini la tua morte veloce e indolore, pensi a essa come a un letto caldo dove far riposare il tuo corpo affaticato. La vedi come il giusto premio per essere stato un guerriero fedele fino alla fine.
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E giunge
Turbolenta, e di pietà
Assente.
Ma quando la morte arriva, è il contrario di come l’hai immaginata: è violenta e senza pietà.
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E capisci
Che non la vuoi.
Capisci
Che non sei mai nato.
E allora ti rendi conto che non vuoi morire, perché, non avendo mai avuto alcuna libertà di scelta, è come se non fossi mai nato.
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Urli, e da solo
Muori
Affamato
Del ricordo
Di qualcosa
Di tuo.
Mentre stai morendo, sei solo e urli, insoddisfatto della vita che hai avuto e ancora desideroso di esperienze e di scelte che puoi considerare tue.
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