SPOILER SU :RE
Premetto una mia piccola sventura personale: sapendo di dover soggiornare 4 giorni in un posto senza internet mi son premunito (almeno credevo) scaricando sul tablet, tramite una app dello strac**zo, il re. Bene solo durante la lettura mi sono accorto che non aveva scaricato roba: tipo il cap 53 (solo le prime tre pagine, my god!). Anche il 54, 63 e 64 parziali. E altri capitoli mancanti. Insomma giù bestemmie.
tipo quello che sto tirando ora perchè non mi va sta merda di computer
Comunque ora sono in pari.
Allora ricapitolo un attimo, vediamo se ho capito bene (sennò mi si falsa tutto il discorso de oh XD)
kuro-kaneki → il primo (capelli neri coprocchio)
shiro-kaneki →il secondo (capelli bianchi e coprocchio – il “centopiedi” per intendersi)
e questi due sono in TG
haise → inizio di TG:re
a-kaneki → dal cap 32 di TG:re (quello della parte su Kanae e Shu per intendersi)
e poi tipo ora è arrivato arimacosplay-kaneki
Allora ho troppe cose da dire non so neanche da dove partire XD
Pregi:
Disegni stupendi, non ci sono aggettivi.. mi piace come sia riuscito a mantenere sempre quell'atmosfera cupa e i toni scuri, anche quando è giorno e i colori sono, in realtà, chiari. E' molto suggestivo.
Una cosa che mi piace veramente, ma veramente tanto, sono i vestiti dei personaggi. Tutti si cambiano ed ognuno ha il suo stile nel vestire, proprio come le persone vere. Questo è molto bello ed indicativo secondo me. Perché “come ti vesti” fa parte di “come sei” ed indica degli aspetti sia della personalità che dell'inconscio della persona.
Il pezzo di Kanae, Shu e la famiglia Tsukiyama è stato davvero commovente. E' molto bello anche il modo in cui ci è stata proposta l'analisi di Shu. E' come se Ishida dicesse al lettore “vedi? Fin'ora non ti era stato mostrato, ma lui è così” è sempre stato così, non c'è stata in realtà una “evoluzione” nel senso stretto del termine. La complessità del carattere di Shu è sempre esistita.
Ho trovato Kanae uno dei personaggi migliori. L'ho visto molto come ciò che credevo fosse Shu in TG: edonista, fissato con qualcosa fino alla follia, etc etc..
La maturazione del personaggio di Juuzou è quella che mi ha commosso tantissimo (tra le altre.. mi ha commosso qualsiasi cosa in realtà). E' stato bello ritrovare tutti cresciuti in un certo senso. E' vero quello che diceva Gentz che Tg alla fine è un prequel. Abbiamo visto tanti personaggi bambini ed immaturi, che in re sono cresciuti: Ayato era un adolescente ribelle, Hinami bambina spaventata.. in re ritroviamo un giovane uomo più serio e ragionevole ed una giovane donna forte, carismatica e responsabile delle sue scelte.
Difetti:
troppa poca Touka
(però sinceramente spero che salti fuori presto... dal poco che si è visto ora sembra che Ishida stia “preparando il terreno” per il ritorno dei “grandi assenti” : Touka, Yomo, Nishio, Uta...)
Varie ed eventuali:
Urie ha lo stesso taglio di Levi, Akira è davvero una bella persona, invece Kaneki cosplay di Arima è una persona che odio, io a Shirazu gli volevo bene , Ayato è innamorato?, pensandoci meglio Urie mi ricorda proprio Levi, Torso è inquietante e fa pena allo stesso tempo, Naki è tonto ma c'ha stile (e poi ammetto che con Gagi e Guge mi ha fatto venire la lacrimuccia)
Domande: ma si sa nulla dell'edizione italiana del re? Non mi non mai preso Shingeki (io una roba con scritto Rivaille non la compro, se in un futuro a destinarsi faranno una ristampa corretta allora sì, molto volentieri...anzi con un bel formato grande, come la ristampa di FullMetal Alchemist o di Yu Yu Hakusho) ma questo vorrei prendermelo nel caso.
Come libro sui tarocchi ho preso quello di Jodorowsky. E' uno scrittore molto particolare, mi ha sempre interessato, ma non credo di aver mai capito davvero i suoi romanzi. In ogni caso è sempre stato interessato a cose esoteriche e le ha sempre studiate, quindi ho pensato che fosse un buon primo passo allo studio dei tarocchi (anche perché ne esiste un così vasto repertorio interpretativo, che era difficile capire da cosa era meglio partire, così ho optato per qualcuno che conoscevo già e di cui mi fidavo per la comprovata conoscenza esoterica). Oltretutto ho visto poi che li ha studiati per tantissimi anni... insomma non era certo una conoscenza dell'ultima ora per scrivere un libro divulgativo, ma un lavoro certosino risultante da anni di studi.
Jorodowsky fa riferimento ai Tarocchi di Marsiglia. Individuare il mazzo di carte è importante perché i disegni sono diversi da mazzo a mazzo e dato che i Tarocchi si basano sull'interpretazione dei simboli, studiare un mazzo piuttosto che un altro può far variare molto la situazione.
In ogni caso mi son messo un po' a studiare le carte ed ovviamente mi sono soffermato più che altro su “L'appeso”, il XII Arcano, che Ishida maggiormente abbina a Kaneki.
C'è un uomo a testa in giù, legato per un piede ad una trave di legno tenuta da due rami. Ha le braccia dietro la schiena ed il volto sereno.
Gli Arcani fino al numero X compiono un'azione verso l'alto, mentre quelli dall' XI in avanti, verso il basso. La discesa verso il basso rappresenta la catabasi negli abissi dell'inconscio. L'Appeso però non sta cadendo, è in un momento di immobilità, che raffigura una specie di “gestazione”, per far nascere un essere nuovo. Non è in cielo e non è neanche sulla terra, aspetta semplicemente di nascere. L'Appeso rappresenta un mutamento ed è raffigurato con volto sereno, perché ne rappresenta anche l'accettazione. E' la carta dell'auto-analisi, il sè stesso che interroga il suo inconscio, quando sa di stare vivendo un cambiamento profondo.
La cosa interessante di questa simbologia è che si ritrova, simile, da molte altre parti. Ad esempio nella Cabala il senso della radice ebraica “yrd” è sia quello di “iniziarsi”, sia quello di “scendere/calarsi in se stessi” e non è un caso che il nome del fiume Giordano, il fiume simbolo del battesimo, abbia in se questa stessa radice. Oppure altro esempio sono i testi egizi delle piramidi dove viene spiegato il significato de “l'orrore di Osiride”: ovvero il camminare nell'oscurità senza vedere, perché capovolto. Dove appunto il “capovolgimento”, ovvero la calata in se stessi, è oscurità.
Altro paragone interessante è quello che vede la figura dell' appeso come un rimando al triangolo rovesciato sormontato dalla croce, che in alchimia rappresenta la Grande Opera. Ovvero, per la precisione, al suo compimento. Quindi, letta in questa chiave, l'Appeso sta affrontando una prova, che sta superando.
L'Appeso non da tutti è interpretato come carta positiva (spesso viene addirittura chiamato L'Impiccato), personalmente l'ho trovato una carta molto bella e credo che questa lettura positiva sia, non solo migliore per la carta in sé (anche se questo in realtà non ho le competenze per giudicarlo), ma certamente la lettura che ne da Ishida riferendosi al personaggio di Kaneki.
Ora volevo studiarmi un po' il tarocco di Juuzou, il XIII, L'Arcano senza nome. Già le parole chiave che da Jodorowsky sono interessanti: tagliamento, mutamento, eliminare, distruggere, pulizia, trasformazione
Edited by Rabi Loew - 26/2/2016, 22:23