Secondo me questo discorso sui nomi può essere ricollegato alle discussioni sulla collocazione possibile delle mura (tipo
http://lattaccodeigiganti.forumcommunity.n...842430#lastpost ).
Cioè, mi spiego:
Quello che si capisce dai nomi e dai tratti somatici dei personaggi è che la maggioranza della popolazione è di etnia europea. E viene, come avete già notato, detto esplicitamente che gli orientali tipo Mikasa sono molto rari.
Questo significa che le mura sono situate lontano dall'oriente e che non sono potuti arrivare nuovi possibili immigrati dopo la loro costruzione.
Oltretutto se le mura avessero il loro centro (Wall Sina) in Germania, i suoi territori più esterni (Wall Maria) prenderebbero territori come parte della Francia, del Belgio, della Svizzera, dell'Austria, dell'Italia etc... cosa che spiegherebbe appunto i nomi:
- i cognomi tedeschi infatti sono comuni nei luoghi di frontiera di Stati che confinano con la Germania o con un qualsiasi altro stato in cui il tedesco è prima lingua... quindi un italiano che vive in territorio di confine con la Svizzera può benissimo chiamarsi Marco Bodt ed un francese che vive al confine con la Germania, Jean Krischstein.
- ad esempio Armin Arlert potrebbe essere un nome belga (credo anche che sia abbastanza comune) dato che è un misto di francese/tedesco
Infine volevo fare anche io un appunto sul nome Levi:
Levi è uno dei più importanti nomi ebraici. È il nome di una delle tribù israelitiche e viene tutt'ora utilizzato sia come nome che come cognome.
Mia opinione personale è che l'autore abbia scelto tale nome non per indicare una etnia o una religione, ma solo perché richiamasse delle caratteristiche del personaggio: come il fatto che sia un reietto sociale, che viene dal ghetto, proprio come gli ebrei nella Germania medievale (e non solo).
possibile SPOILER per chi ha visto solo l'anime
Il cognome di Levi oltretutto, per chi è in pari con le uscite del Giappone dovrebbe dar adito a molte speculazioni.
Ps: non c'entra nulla, ma spero proprio che nell'adattamento italiano utilizzino il nome esatto di Levi, e non quell'abominio di “traslitterazione” di Rivaille.