The Walking Dead

Seriamente, cos’è Successo? Dov’è il Walking Dead di una volta, quando rimanevi col fiato sospeso nell’attesa del prossimo episodio?
Non seguo il fumetto, ma sembra che non sappiano più dove andare a parare. Gli ultimi due episodi (ma anche tre) parevano dei filleroni assurdi; cinquanta minuti di puntata solo sul re e la tigre... e io dovrei pure provare empatia? Ma per chi? Per un personaggio sbucato dal nulla la stagione scorsa? Ma fateme vede’ Negan! Fateme vede’ che fine ha fatto Gabriel! A proposito, sarà morto, finalmente?

La scena dei due gay con quello che muore è molto toccante, sì sì... ma quante cavolo di volte abbiamo già visto un momento uguale? Lo sappiamo che quando i tuoi cari muoiono e diventano zombie è una cosa scioccante, poteva starci nella seconda stagione, ma che senso ha ribadirlo per l’ennesima volta anche nell’ottava? Prendendoti un quarto d’ora d’episodio, tra l’altro. Bah!

P.S: gli effetti speciali sempre peggio. Davvero, li fa meglio Pixis su paint.

Ma il tizio di Atlanta con cui Rick intrattiene una conversazione di venti minuti chi diavolo è? Si era già visto prima?

Tre ore a dare fiato alle trombe, e poi arriva Daryl che gli pianta una freccia in testa. Bravo Daryl, sei tutti noi

Still, qualcuno mi spieghi il senso di quella scena

Anch’io quant’ho odiato Jesus! Ma come te piglia di fare il buonista in una situazione de genere? Questa cosa che somiglia a Gesù gli sta un po’ sfuggendo di mano, soffre di qualche complesso divino per caso?

Comunque, morales Della favola: Morales è initile.

È molto difficile capire cosa pensi realmente di un episodio quando il tuo cervello è impostato in modalità “non sanno più cosa inventarsi”, specialmente se dopo una serie di puntate inutili mi spiattelli dal nulla la risposta a tutti quei quesiti che più mi tormentano dall’inizio della stagione scorsa: chi era Negan prima di tutto questo? Cosa faceva nella vita? Era sposato? Lucille era il nome di qualcuno che amava?

Tutte queste cose ci vengono rivelate grazie all’intervento di Gabriel, che sprona Negan a confessare i suoi peccati una, due volte, e alla terza il nostro villain non ce la fa più e sputa il rospo... commuovendosi.

Sono molto combattuta riguardo a ciò che penso di questa scelta. Da un lato, la modalità con cui le informazioni ci vengono rivelate mi fa davvero pensare a un tentativo disperato di rimettersi in carreggiata con la trama, a discapito di uno dei personaggi più interessanti; dall’altro, mi domando se non sia questo il vero Negan.

“Non ho ucciso nessuno che non servisse uccidere”, “Uccido solo le persone giuste”, “La persona giusta ma la morte sbagliata” sono tutte frasi molto interessanti, che scavano a fondo in un personaggio di cui per ora abbiamo visto solo la superficie: solo il lato sadico, spietato e privo di scrupoli. Ma è proprio questo che mi chiedo: Negan fa davvero questo per piacere? Sì, ha ammesso anche lui che uccidere la gente gli piace, ma è davvero solo questo?

Un paragone che mi è sempre piaciuto fare è quello fra Negan e il Governatore. Sono entrambi due villain che incutono terrore, ma mentre il secondo era semplicemente fuori di testa, Negan sa molto bene quello che fa.

Spero di non dover aspettare la prossima stagione prima di capire un po’ meglio questo personaggio, visto che al momento è uno dei pochi aspetti interesanti della serie.

Carl agonizzante.